Sanità, oltre 9,3 milioni di prestazioni. Servizi a pagamento, ostetricia la regina

di Patrizia Todesco

Crescono di anno in anno le prestazioni richieste e fornite in regime istituzionale dall'Azienda sanitaria. Erano state 9.185.901 nel 2012, sono salite a 9.370.955 nel 2013 e sono state 7.033.766 nei primi 9 mesi del 2014 (il dato completo non è ancora disponibile). Analizzando le prestazioni ambulatoriali in libera professione, invece, tra il 2012 e il 2013 è stato rilevato un netto calo con un passaggio da 174.330 a 170.519 prestazioni.

Sempre stando nel campo dei numeri, ci sono però settori che più di altri «tirano», nei quali i pazienti sono disposti a pagare pur di non aspettare o pur di poter essere visitati o curati da quel determinato professionista. In vetta alla classifica c'è sicuramente il settore dell'ostetrica e della ginecologia. 

Qui, nel 2013, sono state registrate 19.842 prestazioni in regime libero professionale solo in Azienda sanitaria (da considerare che sul territorio ci sono molti professionisti che hanno studi privati). Le visite rappresentano più del 50% delle prestazioni (11.920). Grandi numeri in questo campo anche nel regime istituzionale, anche se qui si nota il fenomeno inverso. Le prestazioni sono in leggero calo, anche in servizi essenziali come le ecografie ostetriche o le traslucenze nucali. In crescita in questo ambito, invece, i servizi offerti alle coppie con problemi di fertilità, i cicli di Pma e la raccolta di sperma per inseminazione artificiale.

Notevole l'incremento di prestazioni in libera professione nel settore della radiologia diagnostica. In questo ambito le prestazioni a pagamento sono passate da 3.287 a 5.643. Tra le voci che hanno avuto il maggior incremento ci sono le ecografie del capo e del collo (da 309 a 555), dell'addome completo (da 784 a 1.513), della cute (da 336 a 7049 e la risonanza magnetica nucleare muscolo scheletrica (da 216 a 364). In calo, forse per il fatto che molti oculisti hanno scelto di lavorare in libera professione fuori dalle mura aziendali, le prestazioni a pagamento offerte da oculistica. Erano state 4.103 nel 2012 e sono state 3.287 nel 2013. 

Stabili ma molto gettonate le richieste a cardiologia, segno che quando il cuore fa capricci tutti corrono, anche a pagamento. Sono state 15.121 le prestazioni nel 2013 e la maggior parte erano visite ed elettrocardiogrammi. Per quanto riguarda i servizi in regime istituzionale e quindi non a pagamento, è stato registrato un notevole aumento nel settore della senologia clinica e dello screening mammario dove le prestazioni sono state 40 circa nel 2012, più di 45 mila nel 2013 e 41.548 nei primi nove mesi del 2014. In aumento non solo le mammografie eseguite, ma anche le biopsie e le ecografie. In aumento anche le richieste a ortopedia con 101.921 prestazioni nei primi 9 mesi del 2014 rispetto alle 102.520 dell'intero 2012. In realtà poi, andando a guardare bene, l'incremento riguarda anche voci poco significative come le iniezione di sostanze terapeutiche (da 251 a 2.058) o la somministrazione di anatossina tetanica (da 11 a 1.374). Questo per dire che l'aumento delle prestazioni totali non sempre corrisponde a un numero maggiore di pazienti curati.

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