Tassa di soggiorno tra 0,70 e 1,30 euro
L'introduzione della tassa di soggiorno slitterà dal primo maggio a novembre, come ha annunciato nelle settimane scorse l'assessore provinciale al turismo Michele Dallapiccola, accogliendo la richiesta degli albergatori, e per questo rinvio sarà necessario modificare la legge
L'introduzione della tassa di soggiorno slitterà dal primo maggio a novembre, come ha annunciato nelle settimane scorse l'assessore provinciale al turismo Michele Dallapiccola, accogliendo la richiesta degli albergatori, e per questo rinvio sarà necessario modificare la legge. Nel frattempo però la giunta è pronta a dare il via libera al regolamento attuativo, con la definizione dell'entità dell'imposta applicabile, che ieri ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio delle autonomie.
Da 0,70 a 1.30 euro al giorno.
Ecco le tariffe base fissate dal regolamento che saranno fatte pagare ai turisti. Per ogni pernottamento in una struttura alberghiera classificata a «cinque stelle, quattro stelle superior e quattro stelle» l'imposta sarà di 1,30 euro al giorno. Per gli alberghi a «tre stelle superior e tre stelle» si scelte a 1 euro al giorno; mentre la tassa più bassa di 0,70 euro al giorno sarà fissata per tutte le altre strutture ricettive alberghiere «a due stelle, una stella o non classificati», ma anche per le strutture extralberghiere come i campeggi e per gli appartamenti.
Resta la possibilità per i territori in base all'intesa tra le Comunità di valle e le Apt, con il benestare della Provinca, di aumentare le tariffe «purché non si superi il limite massimo di 2,5 euro per pernottamento».
Per un massimo di 10 giorni consecutivi.
Il regolamento stabilisce inoltre che l'imposta provinciale di soggiorno è dovuta da ogni persona che pernotta nelle strutture ricettive ubicate sul territorio provinciale e si applica ad ogni pernottamento. Nel caso però di «soggiorni di durata superiore a 10 notti consecutive presso la medesima struttura ricettiva l'imposta provinciale di soggiorno è corrisposta nella misura di 10 pernottamenti». Si sa che negli alberghi i periodi di pernottamento sono mediamente inferiori ai dieci giorni, il limite è pensato soprattutto per favorire le strutture extra-alberghiere come i campeggi oppure gli appartamenti.
Le esenzioni dall'imposta.
Non saranno tenuti a pagare la tassa di soggiorno i minori sotto i 14 anni; chi riceve terapie nelle strutture sanitarie ospedaliere pubbliche e private accreditate e negli stabilimenti termali accreditati e convenzionati per il periodo di cura; chi accompagna i pazienti; gli operatori della protezione civile e delle forze dell'ordine che alloggiano nelle strutture ricettive per esigenze di servizio; i richiedenti asilo.
Pagamento dell'imposta.
La tassa di soggiorno viene pagata dai turisti alla struttura ricettiva in cui pernottano. I gestori poi dovranno comunicare a Trentino Riscossioni il numero di pernottamementi per i quali è dovuta l'imposta le cifre incassate e i nominativi di coloro che non l'hanno versata. Spetterà poi a Trentino Riscossioni spa preoccuparsi di cercare di recuperare la tassa non pagata e non agli albergatori.
Comuni favorevoli.
Ieri il Consiglio delle autonomie ha espresso il suo parere favorevole alla proposta di regolamento che è stata presentata dall'assessore Dallapiccola. Sindaci e presidenti di Comunità di valle hanno chiesto chiarimenti sui tempi per l'introduzione della tassa e l'assessore ha confermato la volontà di modificare la norma che era stata approvata in Finanziaria e che prevedeva l'applicazione dal primo maggio per spostare la data al primo novembre.