Le bullette «pestano» Poi mettono tutto in Rete
12enne picchiata in Liguria, due ragazzine nei guai
Calci allo sterno, pugni in faccia, morsi alla mano, sputi e capelli tirati. Un incubo di violenza e follia che Martina (nome di fantasia), 12 anni, si porterà dentro a lungo. Otto minuti di botte continue, tra ragazzine ai giardini di Villa Rossi a Sestri, nel ponente di Genova, integralmente ripresi con uno smartphone e finiti in rete attraverso il sistema di chat «whatsapp» prima e «facebook» poi (nella foto) . Un gesto di bullismo per vendicare uno «sgarro», una semplice offesa che Martina avrebbe lanciato qualche giorno fa alla ragazza più grande. Il pestaggio è avvenuto sotto gli occhi di almeno una decina di amici e compagni che invece di intervenire hanno preferito schernire la più debole. Ora per quelle immagini choc due ragazze genovesi, una di 16 anni, la regista, e una di 17, la «picchiatrice», sono finite nei guai. Indagate a piede libero dalla Procura della Repubblica dei Minori per il reato di lesioni personali e diffamazione.
La prima, ingaggiata dalla più grande che era stata offesa, ha malmenato la dodicenne; la seconda ha ripreso integralmente con il telefono cellulare la scena e poi l'ha messa in rete. La più grande si era rivolta alla sedicenne proprio perché conosceva la sua aggressività. Quel pestaggio doveva vendicare l'affronto subito il giorno prima. «Lo devono vedere tutti. Devi chiedere scusa, lo devi fare davanti a tutti», le intimava la picchiatrice. Martina nel suo cappotto rosso piangeva, chiedeva scusa. Botte che non sono finite quando l'altra ragazza ha smesso di filmare, ma sono andate avanti per strada, davanti ad un bar. Fino a quando un passante ha deciso di intervenire.
È un destino poi che quel filmato così terribile sia finito anche sull'iPhone del fratello della ragazzina picchiata che, attraverso i genitori, ha immediatamente avvisato la polizia. Impossibile fermare la diffusione «on line» del video: possibile, invece, far scattare l'inchiesta. Anche perché Martina è finita in ospedale. La ragazzina ha rischiato di morire: i colpi allo sterno potevano provocare un arresto cardiaco. I poliziotti hanno convocato Martina e la mamma per capire quanto era accaduto. Venerdì gli agenti hanno perquisito le abitazioni delle due bulle e notificato alle giovani la loro iscrizione nel registro degli indagati.