Piccoli frutti anche in bagno I profumi trentini nel sapone

di Laura Galassi

Nell'ultimo bagnoschiuma prodotto da Paglieri c'è un tocco di Trentino. L'azienda piemontese ha infatti deciso di puntare su alcune eccellenze dello Stivale per catturare l'attenzione degli acquirenti, sempre più bombardati da messaggi promozionali e confusi su quale elisir spalmare sul proprio corpo.

Tra gli scaffali dei supermercati, da qualche mese può così capitare di imbattersi nella nuova linea di detergenti corpo «Essenza Italiana». Uno dei tre bagnoschiuma in commercio, assieme a «Uva del Piemonte» e «Lavanda della Liguria» è marchiato «Mora e lamponi del Trentino». Il prodotto per la cura del corpo, con una base di olio di mandorle dolci, è stato lanciato la scorsa primavera: la storica azienda di Alessandria ha voluto aggiungere un tocco local al suo brand Felce Azzurra, da sempre associato a valori quali l'italianità e la tradizione.

Ecco che allora tra i profumi e i sapori che rappresentano oltre confine la nostra provincia sono stati scelti quelli dei piccoli frutti. Nel giro di meno di un anno, le essenze di mora e lampone sono state aggiunte a 263 mila confezioni di bagno profumante addolcente, messe poi in vendita nei supermercati Orvea, Despar, Interspar e da Acqua e Sapone.

Una trovata commerciale che, a sentire Paglieri, ha riscosso un buon successo. «Da oggi Felce Azzurra traccia un nuovo percorso polisensoriale che coinvolge le Regioni Italiane», si legge sul sito dell'azienda fondata nel 1876. Oltre al bagnoschiuma «trentino», la linea propone il sapone liquido con i fiori di esperide dalla Calabria e il fico dalla Marche, il docciaschiuma al gelsomino siciliano e all'iris toscano.

In realtà la Paglieri nel produrre il sapone non ha avuto contatti diretti con aziende della provincia: le essenze che caratterizzano il bagnoschiuma, infatti, vengono fornite da un'azienda bolognese, la Phenbiox, una spin off dell'università di Bologna che sviluppa ingredienti naturali per la cosmesi. «Il lampone ha proprietà vitaminizzanti, antiossidanti, astringenti ed antinfiammatorie, oltre a contenere acidi organici e antiossidanti», spiega il presidente dell'azienda, Alessandro Filippini.

Nell'assicurare che gli ingredienti degli estratti Phenbiox sono tutti certificati bio dall'ente Icea e che ogni essenza viene prodotta in base alla domanda dei clienti per garantire la qualità delle molecole contenute, l'azienda bolognese non ne vuole però sapere di comunicare i nominativi dei fornitori trentini dai quali avrebbero acquistato la materia prima, ovvero i lamponi e le more. «Questione di concorrenza, non possiamo svelare chi ci rifornisce per non perdere il nostro vantaggio competitivo», ha spiegato il presidente.

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