Il Patt: «Per la sicurezza divieti a chi fa elemosina»
Vietare l’entrata e la permanenza in città a chi sfrutta i disperati che fanno elemosina, maggior controllo delle aree più sensibili del centro storico, pugno di ferro contro gli imbrattatori dei muri cittadini.
Sul tema della sicurezza interviene anche il gruppo consiliare comunale del Patt.
«Con i colleghi Maestranzi e Uez - spiega il capogruppo Alberto Pattini - abbiamo preparato alcuni punti da presentare durante il dibattito che si terrà ai primi di luglio sulla relazione programmatica del sindaco». La sicurezza è - la tesi degli autonomisti - è un valore imprescindibile. «Non è un tema né di destra né di sinistra - afferma Pattini - È inutile chiudersi gli occhi: il problema va preso in mano e affrontato perché la sicurezza è peggiorata in maniera sensibile negli ultimi tempi. E non è solo questione di percezione ma di certezza, soprattutto per le categorie più deboli quali donne, anziani, sacerdoti».
Pattini cita a mo’ di esempio il racket dell’elemosina. «Anche a Trento opera un’organizzazione criminale ramificata in tutto il Nord Italia che porta falsi invalidi in città, specialmente nei giorni con forte afflusso di gente, come il giovedì del mercatino settimanale, le fiere, gli eventi. Si tratta di persione sfruttate, disadattate che prendono per sfinimento le loro vittime e riescono a scucire loro anche grosse cifre».
Per Pattini si tratta di un problema che va affrontato dall’amministrazione al più presto. «Noi chiediamo che di fronte a questa situazione si segua l’esempio di altre città italiane dove sono state emesse delle ordinanze per impedire questo reato di sfruttamento». L’idea del Patt - spiega il capogruppo - è quella di «vietare l’entrata in città di questo flusso di questuanti».
Altro tema all’ordine del giorno è la situazione di piazza santa Maria e di via Prepositura. «A parte lo spaccio, che continua ad ogni ora, i problemi più gravi si hanno la sera, quando si formano incredibili assembramenti di gente fuori ai locali pubblici della zona con gente che espleta bisogni corporali addirittura sul sagrato della chiesa. Serve un presidio per fermare questi fenomeni di degrado urbano e relazioni stabili con i locali pubblici per sensibilizzare ad un comportamento rispettoso: noi siamo per il divertimento delle persone, ma con il rispetto per le cose altrui».
Infine il Patt chiederà che i vigili urbani possano intervenire più pesantemente nel far rispettare i beni storici e architettonici presi di mira dai writer