Il bagno notturno in piscina costa una denuncia a tre ragazzi
Forse, più che la semplice voglia di vivere il brivido della bravata, volevano molto più prosaicamente trovare il modo di sfuggire alla calura che, anche di notte, in questo periodo sta attanagliando i fondovalle trentini.
Ma quali che fossero i motivi che hanno spinto il gruppo di giovani del capoluogo a tuffarsi in piena notte in una delle piscine esterne del lido Manazzon di via Fogazzaro, anche i più comprensibili, purtroppo non hanno evitato loro di finire nei guai. In tre sono stati denunciati dai carabinieri del radiomobile del capoluogo, dopo che una pattuglia dei militari li ha sorpresi, poco prima delle 2.30 del mattino di ieri, mentre si facevano una nuotata notturna.
La chiamata è giunta al 112 da alcuni residenti che nel cuore della notte avevano sentito delle voci e dei rumori - inequivocabilmente riconducibili a tuffi - provenire dal prato esterno della piscina. Così, stupiti più che impauriti, hanno allertato le forze dell’ordine. Una volta sul posto i carabinieri hanno potuto assistere ad un rapidissimo «fuggi fuggi» da parte dei ragazzi che, raccolti in fretta e furia gli abiti ed indossatili mentre ancora erano completamente bagnati, hanno tentato la fuga.
Tre di loro sono stati però bloccati dai carabinieri che li hanno poi accompagnati al comando di via Barbacovi per essere identificati e denunciati. La piscina è infatti una proprietà pubblica e in casi come questi le forze dell’ordine sono tenute d’ufficio a procedere per violazione di appartenenza di proprietà pubblica, elemento questo che rappresenta un’aggravante rispetto alla violazione di proprietà privata.
«Di tanto in tanto in estate episodi come questi si verificano», ha spiegato il direttore di Asis Luciano Travaglia: «Noi procederemo contro i ragazzi solo se troveremo danni alle strutture, anche se non mi pare ne siano stati rilevati. Quello che ci preme far capire ai ragazzi è che non è il caso, anche se il caldo soffoca o la voglia di concedersi una bravata è tanta, di rischiare una denuncia. In molti neppure sanno a cosa rischiano di andare incontro».