Tamponamento con trappola Così scompare la borsetta
Dopo la truffa dello specchietto, con il lancio di un sassolino per simulare il contatto tra due auto e chiedere poi i soldi per il danno, ecco il tamponamento con furto. Arriva da Trento sud e Gardolo l’allarme per l’ennesimo raggiro architettato dai malviventi per rubare denaro o oggetti di valore ad ignari automobilisti.
Ne sa qualcosa la signora che martedì è stata tamponata mentre affrontava la rotatoria di via Degasperi. Tutto è successo in pochi minuti. La signora ha sentito un «colpetto», un urto quasi impercettibile. D’istinto ha guardato nello specchietto retrovisore centrale e ha visto il conducente della macchina che lo seguiva, una Opel Astra di colore scuro, che si sbracciava e le faceva cenno di fermarsi. A quel punto l’uomo ha messo in atto quello che pare un copione ormai rodato: si è scusato con la signora per averla tamponata e si è detto pronto a risarcirla per gli eventuali danni causati.
La donna, che tutto poteva immaginare fuorché di essere la vittima di una coppia di ladri, ha acconsentito e, risalita in macchina, si è fermata poco più avanti. Ma quando ha fatto per scendere la Opel Astra, anziché parcheggiare a sua volta, ha accelerato e imboccato la rotatoria. A quel punto la donna ha notato che sul veicolo c’era anche un passeggero, una donna dalla carnagione olivastra e si è accorta che dal sedile della macchina era scomparsa la sua borsetta.
È probabile che la complice sia sgattaiolata fuori dal veicolo e, approfittando della conversazione in corso con l’altro ladro e della portiera aperta, sia riuscita a rubare la borsa. Ma quello messo in atto martedì, come detto, non è purtroppo l’unico caso registrato, a testimoniare la presenza in città di una coppia di ladri. Lo conferma Roberto Cosi, delegato sul territorio di Progetto Trentino per le zone di Trento sud e Mattarello, che ha raccolto il racconto della signora. «Proprio in questi giorni è successo anche a Gardolo - dice - segno che si tratta di un piano ormai rodato». Anche la macchina utilizzata è la stessa. «Sempre una Opel Astra di colore scuro». Per questo anche Cosi invita ad adottare la massima prudenza.
«Meglio chiudere sempre la macchina a chiave quando si scende, in modo che tutte e quattro le portiere siano bloccate».