Scuola-lavoro, ora stage obbligatori
Ogni anno 400 ore obbligatorie in azienda per gli studenti degli istituti tecnici e professionali, e 200 per gli studenti dei licei. L'alternanza scuola-lavoro, sotto forma di tirocini curricolari, si consolida in Trentino con la delibera approvata nell'ultima seduta dalla Giunta provinciale. Obiettivo dichiarato: colmare la distanza fra l'istruzione scolastica e il mondo del lavoro. L'impostazione è stata preventivamente approvata dalla Commissione provinciale per l'impiego. L'alternanza scuola-lavoro è già a regime, in Trentino, nei piani di studio dei percorsi dell'istruzione e formazione professionale. Dal 2014 è previsto che le istituzioni scolastiche e formative sviluppino e promuovano misure di transizione al lavoro: stage, tirocini curricolari ed extra-curricolari anche in estate, periodi di alternanza. Poi è arrivata la «Buona Scuola» di Renzi (legge 107 del 13 luglio 2015) che ha voluto potenziare l'offerta formativa in alternanza scuola-lavoro. È la «Buona Scuola» che prevede il monte orario di cui sopra, inserendo il sistema duale in modo organico nella proposta formativa delle superiori. La delibera approvata porta la firma del presidente Ugo Rossi (assessore all'istruzione), Sara Ferrari (politiche giovanili) e Alessandro Olivi (lavoro).
Come dovrebbe funzionare.
In concreto, parte della formazione dovrà svolgersi fuori dall'aula scolastica, cioè nei luoghi di lavoro (imprese di produzione, di servizi, enti pubblici...). I tirocini curricolari potranno essere anche estivi o realizzati durante le vacanze di Natale o di Pasqua, quando l'attività didattica è sospesa. Attenzione alla novità: non saranno retribuiti e non ci si può sfuggire. Saranno obbligatori, riguarderanno dunque tutti gli studenti frequentanti centri e istituti dell'istruzione secondaria di secondo grado del triennio, già a partire dall'anno scolastico in corso. Dal terzo anno, il contatto con i luoghi di lavoro diventerà prassi. Nei limiti citati: almeno 400 ore nell'ultimo triennio degli istituti tecnici e degli istituti professionali; almeno 200 ore nel triennio dei licei. Tirocini curricolari da inserire nel progetto di ciascun istituto.
Tirocini estivi: si cambia.
Non scompariranno i tirocini estivi che gli studenti delle superiori hanno fin qui scelto. È però previsto che gli studenti possano farvi ricorso sia durante il biennio, sia nel triennio, solo dopo che avranno assolti gli obblighi dei tirocini curricolari. Nel caso dei tirocini estivi, è previsto un compenso, fino ad un massimo di 600 euro mensili. È però chiarito che, per i tirocini estivi, la Provincia non metterà più neanche un euro: stop alla compartecipazione, quindi. Salvo che per l'assicurazione dello studente, il costo è carico del «soggetto ospitante» (azienda privata, enti vari, pubblici e privati).
Una convenzione tipo.
La delibera ha in allegato uno schema tipo di convenzione per realizzare i tirocini curricolari, che ogni scuola potrà fare proprio e adattare. La convenzione prevede la figura del «docente tutor interno» che elabora, insieme al «tutor esterno», il percorso formativo personalizzato sottoscritto dalle parti, segue lo studente in tirocinio, gestisce le relazioni con l'ente ospitante, valuta l'efficacia dello stage.
Passi ulteriori.
È un passo ulteriore nell'attuazione del sistema duale approvato dalla Giunta provinciale nel maggio 2014. Perché il sistema duale, in Trentino, ha già trovato spazio con l'apprendistato formativo e l'avvio dei poli formativi (ad esempio il polo della Meccatronica e gli Artigianelli) dove imprese, ricerca e scuola sono già a contatto. Ora, seguiranno le intese che il presidente della Provincia sottoscriverà con le principali associazioni datoriali, gli ordini professionali, gli enti che svolgono attività di ricerca, di gestione del patrimonio culturale, artistico e ambientale, gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni: intese per costruire futuri collegamenti tra scuola e mondo del lavoro.