Nascondono refurtiva su un'auto rubata, minorenni nei guai
L’utilitaria rubata a Trento, i personal computer, il video proiettore e la fotocamera digitale sottratti da una scuola elementare di Egna
L’utilitaria rubata a Trento, i personal computer, il video proiettore e la fotocamera digitale sottratti da una scuola elementare di Egna. Tanto possedevano due minorenni fermati ieri pomeriggio da una pattuglia della stazione di Spormaggiore in località Crescino di Campodenno, e denunciati per ricettazione.
La Hunday Atos sulla quale viaggiavano i giovani stava percorrendo la statale 43 della Val di Non in direzione Cles quando si è imbattuta nella pattuglia dell’Arma. Sarà stata la vista dei militari o forse la scarsa attitudine alla guida, sta di fatto che il conducente, quando ha incrociato la gazzella, ha prima rallentato bruscamente come a volersi fermare e poi ha ripreso il passo per guadagnare strada, attirando l’attenzione dei militari.
I carabinieri, subito invertita la marcia, hanno presto raggiunto e fermato il mezzo, convinti di trovarsi di fronte ad un automobilista ubriaco. I conducente, minorenne, che si trovava in auto assieme ad un amico, ha tentato di giustificare la mancanza del documento di guida, ma i militari hanno capito che c'era altro. L’auto risultava «da ricercare» perché rubata qualche giorno prima a Gardolo. Nel veicolo i ragazzi nascondevano ben sette personal computer portatili (tutti di uno stesso modello), un video proiettore ed una fotocamera digitale reflex. Addosso, inoltre, avevano alcuni arnesi atti da scasso.
Uno dei due fermati, quello che guidava l’autovettura e che tra un mese compirà 18 anni (l’altro ha invece quasi 17 anni), aveva già avuto qualche problema con la giustizia, per reati contro il patrimonio. Controlli incrociati con i comandi dell’Arma delle Province di Trento e Bolzano hanno presto fugato ogni dubbio sulla provenienza del materiale presente in auto: la merce, del valore di diverse migliaia di euro, era stata infatti rubata nella notte tra il 4 ed il 5 marzo scorsi in una scuola elementare di Egna.
I due amici, uno residente a Trento e l'altro in val di Non, dovranno rispondere di ricettazione. Il lavoro dei carabinieri, che intanto hanno restituito ai proprietari la merce rubata, non può dirsi concluso. Resta da conoscere che via avrebbero preso gli oggetti di valore rubati.