Trento, tombino rumoroso «Pago io per sistemarlo»
Ad ogni passaggio di macchina un doppio colpo. E considerato che il chiusino si trova alla rotatoria di via Maccani, il rumore si ripete senza sosta per tutto il giorno e, seppure con una cadenza minore, anche di notte. Per questo uno dei residenti, Fabio Cunego, stanco di attendere che il tombino venga sistemato, ha pensato di lanciare una proposta - provocazione al Comune di Trento: «Acquisto a mie spese la guarnizione necessaria per sistemarlo».
Dopo il caso del tombino fracassone di Ravina, sistemato dal Comune dopo l’appello lanciato via Facebook da un cittadino che si era rivolto, ormai esasperato, al sindaco di Trento, ecco un nuovo caso. «Sono due anni che chiedo al Comune di Trento - Ufficio strade - di voler provvedere a sistemare un chiusino, tra la rotatoria di via Maccani e il viadotto che porta al monumento dedicato ai martiri di Nassiria, precisamente vicino all’entrata del supermercato Lidl», spiega Fabio Cunego, che abita in via Lavisotto.
«Questa mia richiesta - spiega - è legata al rumore che si produce ogni volta che passa un veicolo. Il chiusino, privo di guarnizione, provoca due colpi ben distinti». Una compagni musicale di cui i residenti farebbero volentieri a meno. «Visto che il traffico su questo crocevia di strade è sempre sostenuto sia di giorno che di notte, vi assicuro che il rumore è veramente fastidioso e stressante. Il problema - aggiunge - si evidenzia soprattutto in estate, quando si aprono le finestre, la notte è un vero incubo. A
questo - prosegue - devo aggiungere anche il rumore del treno, quello di fondo di via Maccani, del viadotto che porta in via Brennero, di tangenziale e autostrada, ricoperte con asfalto non fono assorbente». Stanco di attendere un intervento del Comune, Cunego ha dunque deciso di mettere mano al suo senso civico e di lanciare questa proposta, sperando di risolvere il problema: «Propongo di acquistare a mie spese un prodotto specifico, che consiste in una guarnizione speciale a due componenti, adoperata tra l’altro anche da Dolomiti Reti spa. Confidando nella disponibilità del Comune, affinché provveda al lavoro, io cittadino a mie spese, pure di risolvere il problema, comprerò il prodotto». Cunego si dice fiducioso su una risoluzione positiva del problema, grazie alla «sinergia fra ente pubblico e cittadino, anche perché la spesa dell’amministrazione è minima».