Terremoto, la pala del Tiepolo e l'icona di S. Maria salvate grazie al lavoro dei vigili del fuoco trentini
Ci sono tante persone a cui dare una mano, e poi case da controllare, strade insicure, con la paura costante di nuove scosse ed il timore dei crolli. Ma ci sono anche episodi, nel cuore dell’Italia provata dal terremoto, che fanno tornare la speranza. Ed i vigili del fuoco permanenti di Trento, in prima fila nell’intervento fra le popolazioni terremotate, ne sono testimoni diretti.
Ieri a Camerino sono state salvate la pala del Tiepolo e l’icona di Santa Maria in via. Le complesse operazioni di recupero di due capolavori dell’arte, da secoli cari alla devozione popolare, sono iniziate nel pomeriggio, alle 14. La grande pala d’altare alta tre metri e larga oltre un metro e mezzo, dedicata a «San Filippo Neri in estasi con la Vergine ed il bambino», che si trovava nella chiesa di San Filippo, lesionata dalle scosse, è stata oggetto di preoccupazione fin dalle prime ore dopo le violente scosse del 26 ottobre.
Sono stati i vigili del fuoco trentini gli artefici del salvataggio, operando alla presenza dei referenti del ministero per i Beni e le attività culturali, dell’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale e della Compagnia di Camerino, dell’architetto Luca Maria Cristini e di Barbara Mastrocola, curatrice delle collezioni civiche.
Racconta Mastrocola: «Giovedì mattina è stato effettuato un primo sopralluogo con i vigili del fuoco ed i responsabili della Soprintendenza, per valutare la fattibilità del recupero del Tiepolo, che si trovava nella sua collocazione originale, all’interno dell’abside, più complesso il recupero dell’icona quattrocentesca di Santa Maria di Macereto, per le pessime condizioni della chiesa».
È soddisfatto l’architetto Luca Maria Cristini, responsabile dell’ufficio diocesano beni culturali: «Da Visso abbiamo portato via la preziosa scultura lignea quattrocentesca della Madonna, con i vigili del fuoco e la collaborazione dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale».
A Camerino i vigili del fuoco permanenti sono presenti con tre unità. «Per la nostra specificità, dato che siamo ufficiali di polizia giudiziaria, siamo stati chiamati a compiere interventi di recupero dei beni artistici. Resteremo a Camerino per qualche giorno, poi ci sposteremo - spiega il comandante dei permanenti di Trento Ivo Erler - Ho sentito i miei uomini sul posto, erano emozionati nel raccontare di aver tenuto fra le mani la pala del Tiepolo, di valore inestimabile sia artistico che morale: il suo recupero è simbolo di speranza, e questo non può che generare fiducia e positività».