Mattarella dopo il terremoto nella scuola di Amatrice
Il messaggio del presidente della Repubblica ai bambini della scuola costruita dalla protezione civile trentina: «Dovete avere fiducia nel futuro. Natale e Capodanno nei prossimi anni torneranno ad essere belli come quelli di prima»
«Spero di non aver disturbato la vostra lezione interrompendo la vostra concentrazione. So che questo Natale e questo Capodanno saranno molto diversi da quelli passati. In questo periodo di feste è normale che il pensiero vada ai momenti difficili e duri che avete passato.
Dovete avere fiducia nel futuro: Natale e Capodanno nei prossimi anni torneranno ad essere belli come quelli di prima».
Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad alcuni bambini della scuola della frazione di San Cipriano, ad Amatrice, costruita dalla protezione civile trentina.
È la prima tappa della visita del capo dello Stato ai luoghi del sisma dell’Italia centrale.
Dal Parlamento, in occasione dell’ok di ieri al decreto terremoto, «è arrivato un bellissimo segnale di consenso generale e un contributo concreto e importante» dice Mattarella.
L’emergenza terremoto «è una priorità avvertita da tutti i nostri concittadini in tutta Italia e con un concorso che ha fatto sentire coinvolti tutti gli italiani» diceferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella interpellato dai cronisti ad Amatrice. «Quello che è indispensabile e che sarà fatto è non abbassare mai l’attenzione e l’impegno nel corso del tempo», aggiunge.
I più giovani «sono i protagonisti della carica per la ripresa, della motivazione e dell’impegno per la ripresa» dei luoghi colpiti dal sisma.
Il Capo dello Stato, dopo aver visitato la scuola di San Cipriano, frazione di Amatrice, ha visitato il cantiere dell’area food disegnata dall’architetto Stefano Boeri e che sarà edificata in uno spazio dove, nelle vicinanze, è atteso l’arrivo di 25 casette.
Il capo dello Stato si sta recando quindi al parco comunale dove c’è la lapide commemorativa delle vittime del terremoto.
La visita del capo dello Stato nei luoghi del sisma dell’Italia centrale prevede ora una prima tappa ad Arquata del Tronto e una seconda e ultima ad Acquasanta.