Sanità e infermieristica Ipasvi: 70 nuove iscritte
Il 2017 è iniziato con 70 nuovi professionisti iscritti del Trentino all’Ipasvi. Oggi il Collegio di Trento conta 4.359 unità, delle quali 4.203 infermieri, 101 assistenti sanitari e 55 vigilatrici d’infanzia; la stragrande maggioranza dei tesserati è donna (3.720), mentre gli uomini sono 639.
A gennaio il Collegio Ipasvi ha fatto il punto sull’andamento della professione in Trentino. Dalle rilevazioni emerge che nel 2016 si sono laureati 108 infermieri, la maggior parte nella Facoltà di Verona (72). Tra questi ci sono sei stranieri provenienti da Macedonia, Eritrea, Bulgaria, Ucraina e Romania.
Se in passato il flusso migratorio degli infermieri dall’estero era molto elevato, negli ultimi anni gli ingressi si sono fermati e la percentuale di occupati non italiani è scesa sotto il 6% del totale (191 comunitari e 53 non comunitari nel 2016).
Nell’anno appena trascorso 311 iscritti hanno dichiarato di non avere un lavoro. «In Trentino il trend delle assunzioni è tornato a essere positivo, anche grazie ai concorsi dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. Dobbiamo però ricordarci che in Italia il rapporto tra il numero di infermieri e quello degli assistiti è tra i più alti in Europa. Nonostante ciò circa un 7% nel 2016 è risultato disoccupato» spiega la presidente del Collegio Ipasvi di Trento, Luisa Zappini.
Tra i nuovi iscritti, gli ambiti di occupazione prevalenti sono l’Azienda sanitaria e le Aziende Pubbliche per i Servizi alla Persona, anche se la libera professione è potenzialmente il mercato sanitario emergente.
«L’occupazione - sottolinea Zappini - non è più così predefinita e strutturata come una volta; anche in Trentino il ‘posto fissò è diventato meno facile da ottenere. Credo però che nelle Apsp e nell’Apss ci sia sempre la volontà di procedere alla stabilizzazione del personale, mentre fuori regione il turnover è diffuso, con il rischio che non si raggiungano i livelli qualitativi richiesti», sottolinea Zappini.
Nel 2017, mentre prosegue il calendario degli incontri culturali validi per l’aggiornamento professionale, l’11 marzo è in programma una mattinata dedicata alla figura dell’infermiere di comunità.
«Lavoriamo in coordinamento con l’assessorato alla salute e con l’Apss - riferisce la presidente - per la riorganizzazione della sanità provinciale. Nell’adottare nuovi modelli di welfare è fisiologico incontrare difficoltà ma a tutto c’è soluzione». Il 12 maggio, invece, in occasione della Giornata mondiale dell’Infermiere, il Collegio organizza un incontro sul nuovo codice deontologico.
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