Prende a schiaffi il marito Separazione burrascosa
È finita sul banco degli imputati, in Tribunale, una cinquantenne accusata di aver alzato le mani sul marito.
Questo non è un caso di maltrattamenti in famiglia, piuttosto l’appendice di una separazione burrascosa che la donna avrebbe accompagnato con graffi, sberle e insulti.
Il marito, letteralmente buttato fuori di casa, è andato al pronto soccorso a farsi medicare per qualche graffio sulle braccia - per fortuna cosa da poco visto che la prognosi è stata di 6 giorni - e l’indomani ha sporto querela contro la consorte.
La vicenda risale al luglio dell’anno scorso. Stando al racconto del marito, che in questo procedimento è parte offesa con gli avvocati Paolo Mazzoni e Michela Faustini, a dar fuoco alle polveri sarebbe stata la moglie, andata su tutte le furie dopo aver ricevuto una lettera dell’avvocato del marito sulla separazione.
Rientrando in casa la donna si sarebbe avventata contro il marito, con il quale la relazione coniugale era evidentemente in crisi, investendolo di offese e minacce («sei un bastardo...», «io ti ammazzo...» per poi aggredire il coniuge anche fisicamente. L’uomo ha riferito di aver ricevuto sberle al viso e in testa, oltre ai graffi sulle braccia. Il marito però non avrebbe reagito scegliendo piuttosto una “strategia di contenimento”. L’uomo cercò di guadagnare la porta di casa, anche perché nell’appartamento erano presenti anche la figlia minorenne della coppia con un suo amico.
Anche la ritirata non è stata indolore. La moglie, ancora alterata, cercava di trattenere il marito in casa il quale però riusciva a guadagnare il giroscale. La donna a questo punto avrebbe tentato di strappare al consorte, senza successo, un prezioso orologio dal polso.
Riusciva invece a strappare il telefono cellulare che veniva gettato giù dalle scale. La stessa fine faceva anche il computer portatile che per fortuna era protetto da una borsa. Vista l’aria pesante che tirava a casa, il marito quella sera preferiva non farsi vedere sotto il tetto coniugale giudicando più opportuno trascorrere quella tumultuosa notte di mezza estate in albergo.
La vicenda poi ha avuto uno strascico giudiziario in seguito alla querela presentata dal marito. La moglie, difesa dall’avvocato Elena Biaggioni, è ora imputata per lesioni (lievi) nel confronti del coniuge e per minacce. Le parti sono ancora in tempo utile per chiudere la vicenda all’insegna della ragionevolezza: il giudice ha infatti concesso un rinvio a lungo termine perché marito e moglie, ora in fase di separazione, trovino una composizione. Così da evitare di aggiungere al dolore per una relazione finita a rotoli anche le spiacevoli conseguenze giudiziarie di quel litigio.