«Speed check inutilizzabili» Autovelox, interviene Cia
Nel mirino, Claudio Cia, consigliere provinciale di Agire (Gruppo Misto), ha messo il progetto «Noisicuri» della Polizia locale dell'Alta Valsugana che dipende dal Comune di Pergine. Il problema è quello della gestione, della effettiva utilizzabilità e della efficacia degli speed check, i dissuasori di velocità con collegato autovelox.
«Ma è un problema» che Cia solleva con un interrogazione appena presentata «che riguarda tutti i territori e i Comuni del Trentino dove sono stati installati i dissuasori. La vicenda dimostra quanto sia importante pensare ad un corpo di polizia locale provinciale, per avere una linea unica, omogenea, vista la gestione un po' casereccia degli speed check ».
Nell'interrogazione, Cia racconta quanto successo in Alta Valsugana, ravvisando, nelle spese per i dissuasori, un possibile «danno erariale». La ricostruzione è minuziosa. Prima il nolo, per due mesi, a titolo sperimentale, di otto speed check modello «Velo OK» da una ditta di Padova. Il guaio è che i risultati delle sperimentazione non sono misurabili perché gli agenti scoprono che non è possibile collocare l'apparecchiatura per la rilevazione delle infrazioni (autovelox) in dotazione alla Polizia locale all'interno dei dissuasori in quanto la larghezza degli autovelox (49 cm) è maggiore di quella degli speed check (47 cm).
«Ma la legge - dice Cia - impone che questi strumenti non debbano avere una mera funzione deterrente, ma che debbano concretamente essere utilizzati per il controllo della velocità, collocando al loro interno l'autovelox». Comunque sia, dopo il nolo, i dissuasori vengono acquistati. In una prima fase, vista la situazione, il Corpo dell'Alta Valsugana chiede in prestito l'autovelox della Polizia locale della Bassa Valsugana. Poi, ne acquista uno analogo. Ma senza risultati, però. Perché, denuncia il consigliere provinciale indicando tutte le strade interessate, «gli speed check sono stati collocati in punti dove non è possibile fisicamente possibile rilevare la velocità dei veicoli in transito: in curva, dietro a pali o fuori dalla carreggiata».
Ad esempio, «quello di via Spolverine risulta posizionato a breve distanza da intersezione e la presenza di un lampione rende impossibile per l'autovelox inquadrare i veicoli di passaggio». E anche i tre installati a Tenna, aggiunge Cia, risultano inutilizzabili. «Per tentare di porre rimedio anche a questo errore» sostiene il consiglire di Agire «è stato acquistato un altro speed check , denominato mobile, che viene collocato nei pressi di quello inutilizzabile, ma in una posizione più corretta per controllare la velocità. Tutto questo per eludere la legge e far sembrare funzionanti gli speed check ».
Alla prova dei fatti, risulta però che «anche il secondo bidone arancio si è rotto, per cui oggi la polizia dell'Alta Valsugana non lo utilizza più e l'autovelox non viene installato all'interno dei dissuasori, ma nascosto alla bene e meglio davanti a questi, in maniera tale da far sembrare che i tanto famigerati speed check siano in funzione per il controllo della velocità».
In cosa consisterebbe il «danno erariale»? «Nel fatto» spiega Cia «che il Comune di Pergine ha speso 16.794 euro (esclusi quelli istallati a Tenna) per l'acquisto di dodici dissuasori rimasti in gran parte del tutto inutilizzati». Nell'interrogazione, Cia chiede alla Giunta (responsabile è l'assessore Carlo Daldoss) se sia a conoscenza del progetto «Noisicuri», se esistono direttive provinciali che disciplino l'uso e la distribuzione degli speed check, che sia il fornitore, se via siano risultati dimostratibili di aumento della sicurezza stradale.
Cia chiede anche se sono a disposizione i dati relativi alle sanzioni comminate con l'uso dei dissuasori installati, quante invece con l'uso degli speed check mobile e, infine, quante con il semplice uso dell'autovelox posizionato a ridosso della cabina speed check fissa. E, soprattutto, come si giustifica l'acquisto e il posizionamento di dissuasori fissi viste le direttive che impongono un loro uso effettivo e non dissuasivo.