Il mercato della droga in regione vale 50 milioni In Trentino 1.100 tossicodipendenti, in Alto Adige 1.300
Il mercato della droga, che ieri potrebbe aver fatto un'altra vittima, vale in Trentino Alto Adige almeno 50 milioni di euro. La stima deriva dall'aggiornamento, prudenziale, dei valori ipotizzati cinque anni fa da Transcrime, il centro di ricerca sulla criminalità all'epoca con sede a Trento, ora presso l'Università Cattolica di Milano, con il recente rapporto del Dipartimento politiche antidroga del governo e le notizie sulle operazioni antidroga e le quantità sequestrate dalle forze dell'ordine. Secondo la relazione 2017 al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, la spesa per il consumo di sostanze stupefacenti sul territorio nazionale è stimata in 14,2 miliardi di euro, di cui il 43% attribuibile al consumo di cocaina e più di un quarto all'utilizzo di derivati della cannabis.
In Trentino si contano oltre 1.100 tossicodipendenti. In Alto Adige sono 1.300. E i proventi del narcotraffico, obiettivo di mafie nazionali e straniere, vengono poi riciclati attraverso il sistema finanziario. Gli allarmi antiriciclaggio nel primo semestre di quest'anno, secondo l'Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia, sono stati in Trentino 327, il 19% in più dell'analogo periodo del 2016, e in Sudtirolo 287, il 25% in più del primo semestre dell'anno scorso.
Transcrime stimava nel 2012 che il mercato della droga in regione valesse da un minimo di 48 a un massimo di 112 milioni di euro, rispetto a un mercato nazionale che si attestava tra i 4,5 e gli 11 miliardi. A fronte dei 14 miliardi attuali, un mercato regionale da 50 milioni è probabilmente sottostimato. L'anno scorso, dice il Rapporto del governo, a livello nazionale le operazioni antidroga sono state 23.734, con un aumento rispetto al 2015 del 23%. Le quantità totali di sostanze sequestrate sono pari a 71.672 chili. In Trentino Alto Adige nel 2016 la sola Guardia di Finanza ha operato sequestri di droga per 206 chili, con 144 persone denunciate e 47 arrestate. Tra gennaio e maggio di quest'anno i sequestri delle Fiamme Gialle sono stati pari a 18 chili, ma nei mesi successivi si sono sommati i risultati di altre operazioni, fino ai 20 chili di hashish e cocaina sequestrati dalla Polizia a Trento nord venti giorni fa, per un valore al dettaglio di almeno 900 mila euro.
Il Rapporto nazionale lancia un allarme sulle nuove droghe sintetiche. Le operazioni dirette al contrasto di questi tipo di sostanze stupefacenti sono state nel 2016 in Italia 312 con 19.137 dosi sequestrate. In particolare le presentazioni «in polvere» crescono del 25,4%. Il Trentino Alto Adige è nella seconda fascia di regioni per dosi sequestrate (tra 51 e 550). In Trentino gli utenti tossicodipendenti presso i Serd, i Servizi per le dipendenze dell'Azienda sanitaria provinciale, di Trento, Rovereto e Riva del Garda sono 1.119 nel 2015, ultimo dato disponibile. Al Serd di Trento, a giugno, si contavano 943 utenti in cura ( l'Adige del 13 giugno). Per l'Alto Adige i dati sono aggiornati al 2016: gli utenti dei Serd sono 1.301, con uno dei maggiori tassi di nuove entrate, il +23,7%.
Secondo la Direzione investigativa antimafia, che ha da poco pubblicato la relazione sul secondo semestre 2016, i canali di rifornimento europei e intercontinentali conferiscono al traffico di stupefacenti sempre più le connotazioni di reato transnazionale. Protagonisti sono sempre Cosa nostra, 'ndrangheta, camorra. Ma le organizzazioni criminali straniere, che abbiamo visto in azione anche a Trento, come la nigeriana Black axe confraternity, puntano alla conquista di «autonomi spazi operativi».