Un planetario da 2,5 mln di euro In aprile il Muse si prende il cielo
Accanto al Muse, il Museo delle scienze di Trento, entro aprile ci sarà un planetario. Verrà costruito nell’inverno in due mesi e costerà tra 2,5 e 2,7 milioni di euro, che l’amministrazione provinciale conta di recuperare in pochi anni attraverso i biglietti d’ingresso.
L’annuncio è stato dato dal governatore del Trentino, Ugo Rossi, in una conferenza stampa in Provincia nella giorno del quinto compleanno del Muse, con festeggiamenti in programma dalle 17 fino a sera.
Ad annunciare le caratteristiche del futuro planetario con Rossi, presenti il direttore e il presidente del Muse, Michele Lanzinger e Marco Andreatta. Proprio quest’ultimo ha annunciato inoltre per il pomeriggio la firma da parte del Muse di un accordo quadro col presidente dell’Asi, l’Agenzia spaziale italiana, per la divulgazione di grandi scoperte scientifiche.
Il planetario avrà la forma di tre sfere, una più grande e due più piccole, a ricordare la formula chimica dell’acqua, con due atomi di idrogeno e uno di ossigeno.
Lanzinger ha spiegato che il progetto è dell’architetto di Rovereto Emiliano Leoni e che il planetario sarà poggiato sul prato, senza fondamenta, nella posizione dove ora si trova l’orto botanico, che verrà «traslato sulla parte opposta di prato», verso il Muse, in un «dialogo con il Palazzo delle Albere».
A evidenziarne la valenza educativa e turistica sono stati anche gli assessori provinciali Sara Ferrari e Tiziano Mellarini.
A proposito dell’investimento, il governatore Rossi ha sottolineato: «Lo facciamo in una fabbrica di futuro, di consapevolezza e il fatto che su quel luogo ci fosse una fabbrica (Michelin, ndr) e che continuiamo ad investire è importante. Se le cose vanno come devono andare, a breve distanza ci si può mettere a lavorare a una funivia e arrivare in cima al Bondone, per immergersi in un ambiente del tutto naturale. Se investiamo sul planetario, potremmo certamente in futuro investire nel raggiungere un posto che ha molti collegamenti con la sostenibilità». A proposito di occupazione, Andreatta ha spiegato poi che le 80 persone che lavorano come guide stanno organizzandosi in cooperativa.
Quanto all’ingresso al planetario, Lanzinger ha spiegato che ci sarà un biglietto che, «se sarà complemento di una visita al Muse, avrà un costo ridotto, mentre per eventi esclusivi sarà un biglietto pieno», portando ad esempio il ridotto per i «210.000 studenti l’anno che vengono in visita».