È stata arrestata con l’accusa di tentata rapina la donna che nella tarda serata di mercoledì si è scagliata contro i carabinieri, dopo aver dato in escandescenze durante un controllo.

Un’accusa già di per sé grave, con la posizione della donna resa ancora più pesante dall’oggetto del suo tentativo di impossessarsi con la violenza di un bene altrui: la pistola di uno dei militari dell’Arma intervenuti per tentare di riportare la calma.

La donna, che fin da subito pare avesse mostrato segni di nervosismo una volta sottoposta ad un normale controllo nel capoluogo, è letteralmente «esplosa» scaricando tutta la sua rabbia contro i carabinieri e cercando ripetutamente di colpirli, fino al punto di arrivare a scagliarsi contro alcuni di loro anche con dei morsi, per cercare di divincolarsi mentre i militari cercavano di placarne le ire.

Il movimentato episodio si è verificato quando mancavano pochi minuti alla mezzanotte di ieri e tale è stata la foga della donna da costringere ben tre militari a farsi refertare al pronto soccorso: tutti se la sono cavata fortunatamente con prognosi di pochi giorni, ma il particolare rende l’idea della violenza con la quale la donna abbia affrontato i rappresentanti delle forze dell’ordine.

I carabinieri, dopo essere riusciti a ricondurla a più miti consigli, hanno accompagnato la donna al comando di via Barbacovi dove è stata identificata, dopodiché è stata arrestata in attesa di comparire davanti all’autorità giudiziaria.

Inutile sottolineare che, se non fosse stato per la pronta reazione dei militari, la situazione avrebbe potuto prendere una piega anche più drammatica, mettendo a repentaglio la vita dei carabinieri intervenuti e quella della stessa donna. Resta da capire cosa abbia innescato una reazione così violenta da parte dell’indagata: se fosse in una condizione di particolare fragilità psicologica o se fosse arrabbiata per qualche motivo ed avesse riversato la sua ira contro i militari intervenuti. Un comportamento violento e pericoloso che le è valso l’accusa di tentata rapina, ma anche resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.