Fugatti: «Vigilantes? Sicurezza non solo per i luoghi di culto»
Dopo lo stop dei sindaci della scorsa settimana, la delibera provinciale sulla vigilanza nel capoluogo tornerà sui banchi del Consiglio delle autonomie locali mercoledì prossimo. Tra il governatore Maurizio Fugatti e il sindaco Alessandro Andreatta non c'è però ancora un'intesa sulle modalità con cui saranno spesi i 50mila euro messi a disposizione da Piazza Dante. Il confronto è avvenuto ieri nel corso della seduta di giunta del Cal: «Un incontro all'insegna dell'apertura e della condivisione di obiettivi tra gli enti locali e la Provincia, che riteniamo possa essere una buona premessa per le future collaborazioni» commenta il presidente Paride Gianmoena.
Sin dal principio, nella proposta di delibera non si faceva accenno ai vigilantes, ma è chiaro che il presidente della Provincia pensi a questa soluzione per garantire la sicurezza in alcune aree problematiche di Trento: «Ci saranno le guardie giurate, questo è chiaro, mentre le valutazioni sulle zone da sorvegliare spetteranno al sindaco». Dal testo - come chiesto dai primi cittadini - sarà tolto ogni riferimento ai luoghi di culto da difendere.
Non parla invece di guardie giurate il sindaco Andreatta: «I 50mila euro messi a disposizione dalla Provincia saranno impiegati per progetti che il Comune può presentare; la data fissata per la definizione delle modalità era fissata inizialmente al 15 dicembre, ma ho proposto una proroga al 31 gennaio, che penso verrà accolta. Decideremo noi come utilizzare quei soldi. Vigilantes? Vedremo, abbiamo un mese e mezzo di tempo per decidere, di certo non potranno essere assunti nuovi agenti della polizia locale, perché i 50mila euro sono destinati a un progetto sperimentale di un anno. Per quanto riguarda le 2-3 aree da sorvegliare, ho fatto l'esempio della zona di piazza Dante con le stazioni e la chiesa di San Lorenzo: si tratterà insomma di luoghi con movimenti importanti di persone che hanno bisogno di maggiore sicurezza e non di controlli su chi entra e chi esce dai luoghi di culto».
Il governatore sul punto vuol però essere chiaro: «Se il sindaco non è convinto di impiegare le guardie giurate, non se ne farà nulla. Nella riunione non ha parlato nemmeno di proroghe, ha detto che la settimana prossima si firmerà l'accordo...».
Il tema della sicurezza è stato anche al centro degli interventi degli altri amministratori locali che compongono la giunta del Cal. Anche i comuni più piccoli hanno sostenuto di voler dire la loro in tema di polizia locale, con un'ipotesi di provincializzazione anche se i sindaci hanno detto di volersi rapportare direttamente con i propri agenti: «Noi non intaccheremo l'autonomia dei Comuni - ha evidenziato Fugatti -, e rimaniamo disponibili a valutare e discutere eventuali idee sull'organizzazione futura dei corpi».
Infine, non poteva mancare un accenno sul «congelamento» dei fondi di alcune opere pubbliche non ancora appaltate nei Comuni per far fronte alle spese legate ai danni da maltempo: «Le opere non sono state sospese. L'intenzione è quella di fare una variazione di bilancio che approderà in consiglio provinciale a gennaio per rifinanziare queste opere a bilancio ma non appaltate».