In 500 alla Marcia No Pesticidi sotto la pioggia tante famiglie per chiedere un ambiente pulito
Circa 500 persone, moltissime famiglie con bambini, ed attivisti di una variegata galassia ambientalista stanno dando vita in questo momento a Trento alla grande «Marcia Stop Pesticidi», appena partita da da piazza Dante; una manifestazione locale di un’iniziativa a livello nazionale che si svolge in contemporanea in varie località tra cui Cison- Follina (Treviso), Verona, Caldaro e Codroipo (Udine) ed ha ottenuto il sostegno di Navdanya International, associazione di Vandana Shiva.
Il variopinto corteo è infarcito di striscioni, cartelli fatti a mano, ghirlande di fiori e bandiere arcobaleno per chiedere maggiore tutela della salute e dell’ambiente, «minacciati - dicono gli organizzatori - dall’uso massiccio di pesticidi di sintesi in agricoltura convenzionale. I dati che hanno portato alla mobilitazione sono allarmanti. Nel 2017 in Trentino sono state utilizzate 2.175 tonnellate di pesticidi con una media per ettaro di superficie coltivabile di 51 kg (con picchi di 90), in confronto con una media nazionale di 5 kg (dati Istat)».
Per gli organizzatori, «Il piano di tutela della acque del 2015 ha mostrato che nella nostra provincia su 50 corsi d’acqua in stato non buono ben 20 presentavano residui di pesticidi di sintesi, tra cui il chlorpyrifos, un insetticida che comporta gravi rischi per lo sviluppo celebrale dei bambini».
A livello locale la marcia è stata lanciata da Agricultura Trentino, un gruppo di cittadini nato nel 2017 per iniziativa di Adriano Rizzoli, storico ambientalista trentino. La marcia è stata finanziata attraverso un crowdfunding e vi partecipano Agricultura Trentino, Comitato per il diritto alla salute della Val di Non, associazione “La Credenza”, associazione “Trento Consumo Consapevole”, “L’Ortazzo” di Caldonazzo e “Richiedenti Terra”. La sezione trentina di “Italia Nostra” ha dato il suo sostegno ufficiale.
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LE FOTO DI ALESSIO COSER