«L’Altalena» vola a Monza Mille studenti a cantare l’inno
Ventuno bambini trentini, di quarta elementare, arrivati dalla Vela a Monza con il loro pullmino, accompagnati da Katia Degasperi e Alessio Zeni, i due insegnanti. Ad aspettarli ed accoglierli un migliaio di ragazzi lombardi, del liceo artistico Nanni Valentini. E ad unire questa strana accoppiata le note del pezzo che ormai ha fatto cantare mezza Italia: l’Altalena. Il tutto in una data non certo casuale, ovvero lunedì, Giornata della Memoria. Perché il testo di quella canzone, con “tienimi lontano da quel tempo in cui soltanto chi era alto e biondo poteva avere un posto in questo mondo, che deve essere di tutti quanti, io ne son degna quanto tutti gli altri”, era perfetto per l’occasione. Un’amicizia nata lo scorso settembre, a L’Aquila, quando la classe delle elementari della Vela e le classi del liceo di Monza si erano conosciute in occasione dell’evento con il presidente Sergio Mattarella.
«Nelle giornate delle prove - racconta la maestra Katia Degasperi - abbiamo conosciuto gli insegnanti, che si sono innamorati della “nostra” canzone. Ci eravamo lasciati con un “facciamo qualcosa insieme” che non si è rivelato una frase di circostanza: ci hanno chiamati pochi giorni dopo l’esperienza a l’Aquila e invitati da loro. Ma non c’è stata solo la canzone: i prof Makio Manzoni e Laura Riva in questi mesi hanno lavorato con i loro studenti in falegnameria e realizzato un vero e proprio parco giochi, con tanto di altalene ma anche molto altro, con molti oggetti ispirati da alcuni disegni dei nostri bimbi che abbiamo inviato in Brianza. Era tutto un regalo per i nostri bambini e infatti ci siamo portati alla Vela alcune delle realizzazioni, le più piccole».
Così lunedì c’è stato prima il momento della musica, con i bambini trentini a cantare, ma accompagnati in un grande coro dai mille “colleghi” più grandi. Poi i giochi insieme.
«Non poter giocare è una forma di discriminazione e quindi la Giornata della Memoria ha preso una piega particolare e innovativa, anche se ci sono stati momenti di lettura più, diciamo, “classici”. I liceali sono stati con i nostri bimbi, che naturalmente hanno vissuto con grande emozione l’esperienza. D’altra parte l’accoglienza è stata da brividi e poi quei giochi in legno erano veramente spettacolari». Insomma, un’altra, l’ennesima, giornata memorabile per la classe della Vela e per la canzone che ha fatto cantare e commuovere tutta Italia, applaudita e apprezzata da tutti. Tranne, almeno non ufficialmente, la Provincia di Trento: mai, infatti, in questi mesi di successi e riconoscimenti, qualche politico ha pensato di premiare la scuola o i bambini. Nessun regalino, nessun grazie, nessuna spilletta. Ma i regali sono arrivati da Monza. E sono bellissimi.
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