Coronavirus: nuove denunce in tutto il Trentino di chi va a spasso senza necessità
I controlli dei carabinieri in Trentino su chi viene trovato in giro senza una giustificata ragione continuano a dare i loro frutti.
E le forze dell’ordine raccomandano di rispettare il decreto: «La situazione sanitaria come detto dai tecnici è in forte evoluzione e per questo tutti dobbiamo fare la nostra parte, restando a casa. È un sacrificio ma ne vale la pena. Torneremo a goderci il nostro meraviglioso Trentino. Ma oggi, proprio per tornare a goderci le nostre montagne, si resta a casa!»
Ecco l’esito dei controlli di tutte le Compagnie e le Stazioni Carabinieri, stanno facendo senza soluzione di continuità, nell’ultimo giorno:
tre ragazzi, a Trento, erano serenamente a passeggio nel parco di Piazza Venezia, tra l’altro anche in possesso di stupefacenti e verranno segnalati quali assuntori;
a Roverè della Luna, un residente a Mezzocorona si era recato nel paese per incontrarsi con un conoscente;
a Civezzano, una coppia di Pergine Valsugana ha riferito falsamente di esser fuori di casa per andare a lavoro;
nei pressi delle Sarche di Madruzzo, un uomo di Trento è stato trovato a passeggiare senza alcun motivo;
a Moena, 4 persone di un altro comune hanno raggiunto il centro per fare la spesa poiché abituati a recarsi in un supermarket del paese, pur consci delle restrizioni in atto;
a Predazzo, verso l’una di notte, un giovane del posto è stato controllato e si era recato da un amico;
a San Giovanni di Fassa, un medico originario del pavese, proprietario di una seconda casa a Pozza di Fassa, veniva controllato e stava tranquillamente girando per il paese.
Tutte queste persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per inosservanza dei provvedimenti e invitati a tornarsene direttamente a casa, per uscire soltanto se supportati da ragioni di stretta necessità.
Se ciò non bastasse, a Pinzolo, un forestiero 50enne, noto in paese, è stato controllato e ha giustificato la sua presenza in trentino per motivi di lavoro, dichiarando di essere giunto prima dell’emanazione del decreto che limita gli spostamenti.
Ma i Carabinieri della Stazione, verificando quanto dichiarato, anche attraverso i sistemi di videosorveglianza, hanno appurato che l’uomo era giunto soltanto il 12 marzo e, dunque, lo hanno denunciato anche per falsa attestazione.
Leggi anche:
C'è ancora chi non vuol capire che si sta a casa