Scuola, l'assessore Bisesti non vuole il "6 politico" «Valutazioni secondo il merito»
Un’occasione unica per cambiare la scuola trentina. In maniera radicale. Ponendo le basi per vincere le difficili sfide del post Coronavirus. Con la convinzione che il bene alla fine trionfa sempre sul male. O quasi. L’assessore provinciale all’Istruzione Mirko Bisesti invita studenti, famiglie, insegnanti e dirigenti scolastici a guardare avanti con fiducia.
«Stiamo vivendo giorni difficili, ma ne usciremo più forti di prima».
Sicuro?
Sì. L’ho capito vedendo il modo con cui la scuola si è adeguata alla straordinarietà del momento. Le lezioni a distanza stanno andando bene, soprattutto a livello di istituti superiori. Un sistema didattitico che verrà valorizzato anche nel dopo Covid-19.
Sta pensando a recuperi personalizzati per gli studenti che hanno problemi in qualche materia?
È una delle ipotesi sul tavolo. Ho diversi progetti in mente.
Come le lezioni da casa al sabato?
C’è anche quel discorso in ballo. Inoltre, stiamo ipotizzando che lezioni, siano di classe o personali per recuperi del singolo studente, si svolgano, soprattutto per quanto riguarda la primaria, durante il mese di giugno.
Linee internet lente e famiglie che non possono comprare tablet e pc ai propri figli sono due ostacoli all’insegnamento via web.
Come Provincia mi sto muovendo per riuscire ad avere un quadro certo, magari con la formula del prestito, per la fornitura dell’attrezzatura informatica necessaria ai ragazzi che non la possiedono. Sulla primaria, un’ipotesi è ragionare magari sul comodato d’uso. Sono circa 12mila studenti perciò stiamo parlando di cifre importanti ma stiamo lavorando su alcune proposte. Per quanto riguarda l’importanza di portare ovunque la fibra ottica con me sfondate una porta aperta.
Assessore, si tornerà in classe quest’anno?
In realtà io mi auguro che si possa fare entro la fine di aprile. Dipende da Covid-19. Una cosa però mi sento di dirla.
Quale?
In Trentino non passerà il principio del sei politico per tutti. Non esiste. Per l’esame di Stato dipende da Roma, sulle valutazioni abbiamo voce in capitolo.
Promozioni e bocciature con quali criteri verranno stabilite?
Se la scuola riprenderà nella parte finale di aprile o ai primi di maggio il problema non si pone. Ci sarebbe il modo infatti per capire il livello di preparazione degli studenti attraverso temi e interrogazioni. In casi estremi, ossia della conclusione anticipata dell’anno, piuttosto dell’ingiustizia del sei politico sarei più favorevole alla valutazione raggiunta dai ragazzi da settembre a marzo.
Il ministro dell’Istruzione ha dichiarato che ci sarà una maturità “leggera”.
È impensabile che le prove dell’esame di Stato siano uguali a quelle che ci sarebbero state in condizioni di perfetta normalità. Sarà necessario anche studiare un esame di terza media differente dal normale.
L’emergenza Coronavirus provocherà un ritardo nella reintroduzione degli esami di riparazione?
Il rischio c’è non posso negarlo. Volevamo partire già quest’anno, per cause di forza maggiore forse dovremo posticipare la novità. Se si andrà verso la soluzione degli esami di riparazione ogni due anni siamo ancora in tempo.
Il concorsone è rinviato?
Doveva essere fatto a maggio, slitterà. Si terranno invece alcuni concorsi riservati e di questo sono soddisfatto.
Facoltà di Medicina a Trento, Covid-19 cambia i vostri progetti?
No, si inizierà in autunno. Il fatto di aver voluto puntare sulla nascita della scuola di Medicina, anche alla luce della situazione che ci sarà nel post emergenza Coronavirus, ci dà una possibilità in più per lo sviluppo del nostro territorio. Va contrastato il problema della mancanza di personale medico. Chiudo con un ringraziamento al personale sanitario. Sono degli eroi.