Orso M49, Trento e Roma unite nella ricerca di sistemazioni all'estero
Diversità di vedute, ma nessuno scontro. Anzi, Provincia e Ministero dell'Ambiente sono pronte a collaborare per trovare a M49 una nuova casa all'estero.
«Se il ministro Costa troverà un Paese dove poter dare libertà a M49 - ha spiegato ieri Maurizio Fugatti - noi saremo ben felici, anzi possiamo anche aiutare il ministro in questa ricerca e si può impostare un percorso che potrà tornare utile anche in futuro».
Non è difficile immaginare come gli obiettivi di Roma e Trento siano diversi (da un lato la tutela dell'animale, dall'altro la volontà di non avere più a che fare con l'esemplare), ma questo non dovrebbe pregiudicare la collaborazione.
Nel frattempo, Papillon sembra un altro. Nelle prime 40 ore nella sua nuova casa, al Casteller, ha mostrato un atteggiamento da simpatico cucciolone. Per ora è stato messo in un recinto di accoglienza con tanto di grotta. Naturalmente l’area in cui muoversi è limitata rispetto agli spazi sconfinati e alle abitudini di M49, capace di percorrere decine di chilometri al giorno.
«Comunque ha gradito l’alloggio» commenta sollevato Giovannini sull'Adige oggi in edicola. E visto il precedente la cosa era tutt’altro che scontata. Ora il nuovo ospite verrà gestito giorno per giorno seguendo le modalità messe a punto in un protocollo interno al servizio faunistico, che negli ultimi mesi ha avviato un costruttivo confronto con esperti di tutta Europa allargando le relazioni e le conoscenze. «Sono regole che abbiamo messo a punto per affrontare tante situazioni che possono verificarsi non solo in caso si renda necessaria la cattura di un esemplare problematico, come questo, ma anche nella gestione ordinaria di una popolazione di orsi che si aggira oggi sui 90 esemplari» spiega Giovannini.
Nel caso specifico naturalmente più l’esemplare si mostrerà tranquillo nella sua nuova condizione più gli verrà dato spazio all’interno del complesso a sud di Trento, dove in altre gabbie sono ospiti numerosi animali di varie specie selvatiche e anche DJ3, la femmina catturata nove anni fa e sempre rimasta sotto le cure degli addetti della Provincia. Quando M49 potrà avvicinarsi a fare la sua conoscenza è presto per dirlo, perché prima sono necessari passaggi graduali di adattamento, ma l’incontro potrebbe essere ulteriore motivo di benessere per l’orso, che a quel punto accetterà la condizione di recluso con maggior facilità.