«M49, la Provincia tace» L'Enpa ora si rivolge al Ministro Sergio Costa
L’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) ha chiesto da tempo alla Provincia di Trento di poter avere rassicurazioni sulla salute di M49, finito in un recinto del Casteller. Ma dalla Provincia non c’è stata alcuna risposta, ed ora l’ìente chiede l’intervento del Ministro Sergio Costa.
L’Enpa chiede prima di tutto alla Provincia di rispondere alle missive regolarmente inviate via PEC e riguardanti la possibilità di far accedere al Casteller due esperti individuati dall’Associazione al fine di osservare l’area in questione e documentare le condizioni di detenzione dei plantigradi ospitati.
«Finora non abbiamo ricevuto nessuna risposta né per quanto riguarda l’accesso alla struttura né per quel che concerne l’accesso agli atti», spiega in una nota l’Ente Nazionale Protezione Animali. «Non comprendiamo questo silenzio a fronte di una legittima richiesta avanzata dalla nostra associazione. Gli orsi non sono una proprietà privata del Trentino, ma, come sancito dalla legge nazionale 157 del 1992, sono considerati beni indisponibili dello Stato, e quindi anche della comunità dei cittadini che rappresentiamo. Pertanto, abbiamo il diritto/dovere di verificare lo stato psico-fisico degli animali ivi detenuti, o quantomeno di ricevere una comprovata e reale spiegazione del perché non sia tecnicamente possibile farlo. In tal caso appare necessario ottenere la documentazione atta a stabilire le condizioni di entrambi gli orsi».
«Già da diverso tempo – scrive l’Enpa – abbiamo richiesto tutti gli atti relativi alla cattura di M49, anche qui senza avere una risposta. Le poche notizie che si hanno, peraltro abbastanza confuse, parlano di un orso a cui si somministrano “medicine naturali” con l’obiettivo di renderlo calmo e mansueto – alterando l’indole selvatica ed elusiva che nel corso della precedente cattura aveva spinto M49 a scavalcare le recinzioni elettriche pur di riconquistare la libertà».
Perciò «Siamo molto preoccupati per la sorte di M49: c’è chi propone persino di renderlo una attrazione per turisti, rinchiudendolo in nuovi “zoo-safari” locali, magari realizzati con finanziamenti pubblici. Ci chiediamo realmente cosa stia accadendo all’interno del Casteller, per richiedere tanta riservatezza, e anche per questo ci siamo rivolti al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, chiedendogli come custode della biodiversità italiana di occuparsi di riportare a livello nazionale la gestione degli orsi, specie particolarmente protetta nel nostro Paese ma spesso vittima sacrificale per un mondo politico provinciale preoccupato solo dei consensi».