Recuperati sul Campanil Basso alle 11 di notte due alpinisti in difficoltà nella discesa in doppia
Si è concluso verso le 23 di ieri sera un intervento in soccorso di una cordata di due persone che si è incrodata sul Campanil Basso (Dolomiti di Brenta). I due scalatori, due uomini del 1982 e del 1991 della provincia di Verona, sono rimasti bloccati nella parte alta del Campanil Basso a causa di una corda rimasta incastrata nella prima fase della discesa in corda doppia. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 18.30.
Il coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero ma il recupero si è rivelato impossibile a causa delle nuvole persistenti in quota. L’elicottero, quindi, ha imbarcato a bordo la Guardia attiva del Soccorso Alpino di turno a Molveno e la ha trasportata fino al rifugio Pedrotti. Da qui, la Guardia attiva e un altro soccorritore che si trovava già al rifugio sono partiti a piedi e, scalando il Campanil Basso, hanno raggiunto i due uomini in parete in circa due ore e mezza. I soccorritori hanno messo in sicurezza i due scalatori, incolumi, li hanno calati fino alla base della parete e li hanno accompagnati al rifugio Pedrotti.
La giornata di ieri è stata caratterizzata da molti interventi tra cui un’operazione in soccorso di un pastore residente in Veneto del 1982. L’uomo ha chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 poco dopo le 12 perché non era più in grado di continuare il suo cammino in sicurezza e in autonomia dopo essersi ritrovato, al di fuori della traccia del sentiero, su un pendio di roccia e prato particolarmente impervio e scivoloso, sotto il Corno dei Guì (Valle di Concei) sul versante rivolto verso la Val Giudicarie, a una quota di circa 1.900 m.s.l.m.
Il coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero ed ha attivato gli operatori delle Stazioni Val di Ledro e valle del Chiese. Sorvolando l’area, l’equipaggio ha individuato il pastore che si trovava lungo un pendio estremamente ripido. II Tecnico di Elisoccorso si è calato con il verricello ed ha messo in sicurezza l’uomo assicurandolo con una corda. Recuperato incolume a bordo dell’elicottero, è stato trasferito in piazzola a Pieve di Ledro dove l’equipe sanitaria lo ha sottoposto ad alcuni controlli. Per lui non è stato necessario il ricovero in ospedale.
È stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento un boscaiolo del 1955 residente a Frassilongo colpito di striscio alla schiena da una pianta, mentre si trovava da solo nei boschi nei pressi della pista Rigolor in Panarotta. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 16.
Il coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino ha chiesto l’intervento dell’elicottero che è atterrato nelle vicinanze ed ha sbarcato sul posto il Tecnico di elisoccorso e l’equipe medica. L’uomo è stato stabilizzato, imbarellato e recuperato a bordo dell’elicottero tramite il verricello per il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento. Non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione di Pergine, pronti in piazzola per dare eventuale supporto nel recupero dell’infortunato.