"Prima Agitu, adesso Deborah, ci dobbiamo tutti interrogare", il messaggio del sindaco di Trento Ianeselli
TRENTO - "Rischiamo di non trovare più parole adatte, non scontate, di fronte alle uccisioni di donne. Eppure io credo che dobbiamo fermarci e trovarle.
Dobbiamo interrogarci come maschi, come cittadini, come istituzioni". E' il commento del sindaco di Trento Franco Ianeselli, dopo il terribile femminicidio di Cortesano.
"Due donne uccise in meno di due mesi in Trentino. A dicembre Agitu, oggi Deborah. Oggi è successo in un sobborgo di Trento, dentro la nostra comunità, in un luogo che può sembrare più sicuro di altri. E invece no.
La strage non si ferma, ogni giorno. Rischiamo di viverla come lontana da noi ma non è così. Dobbiamo fermarci e capire come possiamo curare una società malata di violenza che produce maschi violenti che ammazzano mogli, compagne, fidanzate.
Lo dobbiamo ad Agitu, a Deborah e alle loro famiglie£.