Da lunedì via libera sperimentale alle visite dei parenti in alcune Rsa
TRENTO - Partirà da lunedì 8 marzo la sperimentazione per consentire le visite dei parenti in alcune Rsa del Trentino. Le prime strutture interessate saranno la Residenza Valle dei Laghi di Cavedine, l' APSP Ubalda Campagnola di Avio, la Cesare Benedetti di Mori, l'Opera Romani di Nomi e la Margherita Grazioli di Povo. Si tratta di visite "in presenza" secondo il protocollo elaborato da Upipa e Spes: non inizieranno subito le visite, ma da lunedì si avvierà il protocollo.
Lo commenta favorevolmente la consigliera provinciale Alessia Ambrosi, fino a due giorni fa della Lega Salvini e oggi passata a Fratelli d'Italia.
"E’ motivo di grande orgoglio l’iniziativa prevista a partire dal prossimo 8 marzo riguardo il prgetto sperimentale visite in presenza in RSA. Dico questo perché al progetto aderirà anche Residenza Valle dei Laghi di Cavedine.
Recentemente proprio la Residenza Valle dei Laghi ha scelto di attivare un servizio di supporto psicologico telefonico per combattere l’ansia da Covid sul territorio.
Ora, anche questa nuova importante iniziativa, dimostra da un lato attenzione e sensibilità verso le persone più fragili e le loro famiglie, e dall’altro un aiuto concreto e tangibile alla cittadinanza alle prese ogni giorno con le pesanti conseguenze non solo economiche ma soprattutto psicologiche della pandemia.
In altre parole un progetto che si può definire un vero passo avanti verso l’inclusione sociale e nella lotta all’emarginazione e alla solitudine. Un progetto in grado di generare una vitale ventata di ottimismo verso il futuro.
Gli esperti infatti ci dicono come sul piano psicologico le conseguenze sia della pandemia sia degli stessi lockdown – conseguenze pesanti per tutti, in particolare per le persone piu fragili e quanti versano in condizioni di vulnerabilità – non si esauriranno certo in poco tempo. Al contrario, è probabile che esse possano purtroppo protrarsi a lungo nel tempo, con ripercussioni non certo piacevoli per un buon numero di singoli e di famiglie.
Ecco che l’iniziativa che riguarda le realtà residenziali di Avio, Mori, Nomi e Povo, con l’apertura sperimentale delle visite in presenza tra ospiti e visitatori, con tutte le dovute procedure di sicurezza anticovid previste, costituisce un tentativo di guardare in avanti, obiettivo raggiunto grazie anche alle vaccinazioni eseguite, all’utilizzo dei dpi e alla responsabilità dei cittadini.
La ripartenza di cui tanto si parla, in effetti, sarà sì un processo sanitario – con i vaccini – ed economico – con la riapertura delle attività -, ma dovrà anzitutto essere qualcosa di mentale. Se prima cioè non ci sarà una generalizzata apertura verso l’ottimismo e la speranza, ogni odierno auspicio rischia di diventare vano. Ne consegue, dunque, come un progetto come quello che partirà questo lunedì ben lungi dall’essere iniziativa marginale, rappresenta un forte passo per il sospirato post Covid cui tutti, già ora, giustamente dobbiamo guardare" conclude Alessia Ambrosi.