Upipa vuole riaprire le Rsa ai parenti, parla il nuovo presidente Lucio Matteotti
Pronto il nuovo protocollo di sicurezza che verrà presentato alla Provincia, «ma la vera sfida è disegnare le case di riposo del domani, con l'apporto di tutta la società trentina»
TRENTO. Riaprire gradualmente le case di riposo è l'obiettivo di Upipa. Dopo il terremoto interno alla stessa cooperativa con le dimissioni della presidente Francesca Parolari proprio sul tema delle visite ai parenti, spiega le nuove proposte il presidente di Apsp "Città di Riva", Lucio Matteotti, che non ha mai risparmiato critiche al "passo avanti" di quattro strutture.
Tutto è contenuto in un protocollo, elaborato da un gruppo di lavoro costituito all'interno di Upipa e promosso dallo stesso Matteotti, che verrà presentato domani all'assessora provinciale Stefania Segnana e all'Azienda sanitaria. «Il protocollo definito riguarda non solo le visite, ma l'alleggerimento di tutte le misure per la pandemia - spiega Matteotti - Ad esempio ora le linee guida prevedono la compartimentazione dei reparti, gli ospiti non possono andare da un reparto all'altro, mentre nel nostro documento chiediamo che questa misura venga meno. Anche gli spazi comuni potranno essere aperti se non ci sono assembramenti, comprese le aree all'aperto, il parco o i giardini. Prevediamo la possibilità che l'ospite accompagnato da un familiare vaccinato possa uscire dalla residenza». Di questi e di altri punti se ne discuterà domani all'incontro. Sarà poi l'Azienda sanitaria provinciale ad analizzare la proposta e a decidere le tappe per la riapertura.
«Se il protocollo viene approvato siamo pronti il giorno stesso ad applicarlo. Il presidente Fugatti ha voluto smarcarsi dal Governo aprendo bar e ristoranti, dunque se vuole può firmare anche un'ordinanza che consenta queste misure graduali di alleggerimento delle misure di prevenzione da Covid. Non è che noi non volevamo l'apertura alle visite. Proposte in tal senso ho cominciato a farne ancora in gennaio - precisa Lucio Matteotti riferendosi alle critiche sue e di altri presidenti di residenze Upipa sul protocollo sostenuto da Parolari e applicato in quattro strutture - Il punto è che c'è un'ordinanza del presidente della Provincia che vieta salvo casi eccezionali le visite».
Matteotti parla dell'incontro, ma ha pronta una proposta per il "dopodomani". «Credo che si debba iniziare a pensare a come ripristinare i canali relazionali dei nostri utenti, attraverso le attività che avevano prima del Covid e che li mettevano in contatto con il mondo esterno. Sto parlando di associazioni, cori, musei e biblioteche che entravano nella struttura con le loro iniziative oppure erano gli stessi utenti ad andare sul territorio - conclude - Affrontare queste tematiche significa occuparsi della dignità dell'anziano, perché la soluzione non è sostituire il plexiglass con un tavolo. Il vero problema è ragionare del mondo attorno. A partire dalla nostra esperienza, dalle competenze e dalla passione che mettiamo nel nostro lavoro, l'invito è di sottoporre le proposte di apertura ad un confronto con tutti i portatori di interesse, che non sono solo Azienda sanitaria e familiari. Abbiamo la possibilità di un dialogo con l'Università, con i sindacati, con le Acli per capire come dovranno essere le nuove case di riposo post Covid. Questa è la vera partita da giocare».