Pic-nic alla cascata di Romagnano, ma arriva la Polizia, tutti multati
Dodici ragazzi sorpresi a fare festa, contestata la violazione delle norme covid e l’assembramento: 400 euro a testa, e loro reagiscono alzando la voce
TRENTO. Il pic-nic è costato davvero caro a un gruppo di ragazzi: 5mila euro, come minimo. In dodici si sono dati appuntamento lo scorso fine settimana vicino alla cascata di Romagnano, per fare festa. Nulla vieta in periodo di pandemia di fare una passeggiata, di fermarsi per fare quattro chiacchiere purché mantenendo la distanza e indossando la mascherina. Ma niente assembramenti: il divieto assoluto è sia in casa che all'aperto.
Proprio su questo punto delle norme anti Covid è caduto il gruppetto. I ragazzi, di età compresa tra i 20 ed i 25 anni, si sono dati appuntamento in un luogo tranquillo, considerato sicuro perché lontano da occhi indiscreti. E lì, senza mascherine e senza curarsi troppo della distanza, hanno fatto festa bevendo e mangiando in compagnia. Gli schiamazzi hanno attirato l'attenzione di alcuni cittadini che non hanno esitato ad avvisare le forze dell'ordine. Nel pieno del pomeriggio (e della festa) alla cascata è arrivata la volante della polizia.
I ragazzi hanno reagito al controllo alzando la voce, sostenendo che quelle sanzioni sono "incostituzionali". Di certo non sono economiche: si tratta di multe che vanno da un minimo di 400 euro ad un massimo di mille euro.
A tutti i partecipanti alla festa "open air" è stato contestato l'assembramento, ad alcuni dei ragazzi pure lo spostamento non giustificato dato che non sono residenti in città e dunque non avevano motivi di necessità e urgenza per raggiungere il capoluogo. La multa per questi ultimi è stata doppia.
Altre quattro persone nel fine settimana sono state multate per assembramento perché - non conviventi - si sono ritrovate in un'abitazione. Complessivamente sono state dunque 16 le sanzioni contestate tra venerdì e domenica dalla polizia per la violazione del divieto di partecipazione a luoghi chiusi o all'aperto. Trenta le multe complessive dei controlli anti Covid nel week-end. In particolare, 6 sono state per il mancato rispetto del divieto di spostamento dalle 22 di sera alle 5 del mattino senza comprovato motivo, una per consumo di cibi e bevande in luoghi pubblici e aperti al pubblico dopo le 18, 6 le multe per la violazione del divieto di spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello di residenza o domicilio (in assenza di validi e comprovati motivi), una contravvenzione relativa al mancato rispetto dell'obbligo di avere sempre con sé i dispositivi di protezione individuale. La mascherina, ricorda la questura, va sempre indossata in luoghi al chiuso diversi dalla propria abitazione e in tutti i luoghi all'aperto.