Così le mountain-bike di lusso rubate in Val di Sole finivano in Romania
Il derubato diventa detective e trova le bici in vendita online: in poche ore erano all’estero, la Squadra Mobile sgomina la banda, il basista era un cuoco dell’hotel
VERMIGLIO. Solo beni di lusso venivano rubati dalla banda: capi di abbigliamento, accessori griffati e costose biciclette. Indagando sul maxi furto di e-bike avvenuto in val di Sole nel marzo 2019, la squadra mobile di Trento era riuscita lo scorso anno a sgominare il gruppo criminale e a scoprire le responsabilità degli stessi ladri in altri colpi. Sette le persone arrestate, tutte di origine romena. Ora il processo. In tribunale a Trento, davanti al giudice Enrico Borrelli, tre imputati hanno patteggiato pene che vanno da un anno e 4 mesi a un anno e 6 mesi, mentre gli altri quattro complici sono latitanti (uno sarebbe tornato in Romania e tre sono irreperibili).
La banda colpì nella notte tra il 10 e l'11 marzo di due anni fa al Passo Tonale, nel locale commerciale annesso al Grand Hotel Miramonti, dove aveva sede la succursale stagionale di un'azienda di noleggio. Venti le e-bike sparite, le più costose, adatte per affrontare i sentieri, per un valore di circa 60mila euro. Un "lavoro" compiuto da persone esperte, con determinazione e senza fare alcun rumore. Il mattino seguente vennero ritrovate sei bici, nascoste dietro ad un albergo chiuso, dall'altra parte della strada rispetto al Miramonti, forse abbandonate per mancanza di spazio nel furgone sul quale i ladri erano fuggiti.
Il maxifurto, avvenuto poche ore dopo la manifestazione Winter Downhill sulla pista Valena, era stato "agevolato" da un cuoco che - come venne scoperto durante le indagini - era anche il basista della banda criminale: sarebbe stato lui ad aiutare i complici ad entrare nella struttura eludendo i sistemi di allarme.
I sette componenti della banda, di età compresa fra 31 e 44 anni, vennero arrestati tra Veneto, Emilia Romagna e Romania. Gli investigatori stimarono in 200mila euro il valore della merce che rubarono nel nord Italia da febbraio a marzo 2019, portandola immediatamente nell'Est Europa per la vendita.
A Passo Tonale, nel cuore della notte, dopo aver caricato le e-bike su un furgone si erano subito messi in viaggio lungo l'A22 e poi in A4 fino al confine, per raggiungere la Slovenia ed arrivare in Romania. In un magazzino della città di Oradea, a circa 400 km da Bucarest, la banda depositava la merce che veniva poi rivenduta sui siti di annunci.
Proprio attraverso ricerche on line uno dei responsabili del noleggio di Passo Tonale aveva riconosciuto una e-bike rubata che era offerta ad un prezzo molto vantaggioso. Alle indagini collaborò la polizia romena.