Italia / L'evento

"Mai più fascismi", anche molti trentini partecipano alla manifestazione di Roma

Sono quattro gli autobus partiti alla volta della capitale: oltre 200 i trentini alla grande iniziativa promossa dopo i drammatici eventi di una settimana fa con l'assalto alla sede centrale della Cgil da parte di estremisti di destra, durante il corteo no vax

I FATTI Sette giorni fa l'assalto fascista alla Cgil e altri momenti di tensione a Roma
GLI ARRESTI In carcere i vertici del movimento neofascista Forza Nuova

TRENTO. C'è anche una nutrita delegazione trentina fra i partecipanti alla grande manifestazione nazionale di oggi, dalle 14, a Roma, che risponde alla violenza neofascista di sette giorni fa, quando, durante un corteo no vax è stata assaltata e vandalizzata la sede centrale della Cgil.

Sono quattro i bus partiti questa mattina da Trento, per portare nella capitale i manifestanti che in piazza San Giovanni in Laterano prenderanno parte all'iniziativa, all'insegna dello slogan "Mai più fascismi".

In piazza, oltre alla Cgil, a Cisl, Uil, che hanno promosso l'iniziativa, anche varie forze sociali e i partiti del centrosinistra, mentre dal centrodestra, dopo la condanna dei fatti di sabato scorso, non è arrivata però l'adesione alla manifestazione, anche perché si è polemizzato sulla coincidenza con i ballottaggi delle comunali (che si svolgono domani e lunedì).

Spaccature politiche a parte, oggi scende in piazza l'Italia che intende ribadire cioò che è chiaramente sancito dalla Costituzione repubblicana: che il fascismo è fuori legge.

Sul palco nella piazza storica della sinistra, teatro anche del Concertone del Primo maggio, prenderanno la parola il leader della Cgil, Maurizio Landini, e i segretari di Cisl e Uil, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.

Centinaia di palloni gonfiabili blu, rossi e verdi, e ancor più bandiere colorano piazza San Giovanni a Roma, dove alle 13 di oggi già migliaia di persone  erano radunate per la manifestazione.

"Vaccinato dal 25 aprile 1945", è la scritta scelta per le pettorine blu con cui manifestano gli iscritti a UilTucs, sindacato di categoria del terziario, turismo, commercio e servizi.

"Il dissenso è il sale della democrazia e la violenza è la sua negazione. La violenza dei fascismi, dei razzismi e dei sovranismi nasce dal veleno di una società disgregata e da una democrazia pallida dove troppi diritti sono parole dette o scritte sulla carta ma non si traducono in concreto", ha detto don Luigi Ciotti partecipando al corteo partito da piazza dell'Esquilino a Roma alla volta di piazza san Giovanni.

"Poi - ha aggiunto - c'è anche la violenza delle mafie che si alimenta a sua volta dei vuoti della democrazia, della coesione e dell'ingiustizia sociale e ambientale".

La manifestazione a Roma proseguirà per circa tre ore, dopo di che i partecipanti giunti da altre zone d'Italia (in autobus ma anche con 180 treni speciali) potranno tornare verso la stazione o i punti di attesa dei pullman, per fare rientro nelle proprie città nel corso della serata.

 

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