Manifestazione del pubblico impiego il 26 ottobre: molti bimbi non vanno a scuola. Nella sanità garantite solo le urgenze
L'appuntamento dei lavoratori è al cinema Vittoria, poi il corteo verso la sede della Provincia. A casa classi delle primarie e delle scuole dell'infanzia. L'Apss: possibili disservizi per chi ha prenotato visite ambulatoriali o per i prelievi del sangue
LA MOBILITAZIONE Scontro tra i sindacati e Fugatti sui fondi per i rinnovi contrattuali
TRENTO. Scatta domattina, martedì 26 ottobre, la grande manifestazione dei lavoratori del pubblico impiego, indetta da Cgil, Cisl, Uil e altre sigle sindacali, che chiedono alla Provincia di stanziare i fondi necessari per procedere con i rinnovi contrattuali.
L'appuntamento è alle 8 al cinema Vittoria, dopo l'assemblea, corteo in centro, dalle 10.15, verso piaza Dante, dove si terrà la manifestazione, davanti alla sede della Provincia.
La mobilitazione, dopo un lungo periodo di attesa e un braccio di ferro per una decisione provinciale che non è ancora arrivata, avrà ricadute dirette su alcuni servizi pubblici.
Data la vasta adesione all'iniziativa sindacale, anche il mondo della scuola sarà toccato dagli effetti dell'assemblea sindacale, molte le famiglie che in questi giorni hanno ricevuto un avviso in proposito.
Nel caso della scuola primaria di Martignano, per esempio, la maggioranza delle classi si è vista annullare completamente le lezioni, i bambini dunque domani dovranno restare a casa.
Per altre classi è prevista una riduzione dell'orario, anche fino a meno di un paio d'ore soltanto.
Una situazione simile è presumibile si venga a creare in altre scuole primarie del Trentino.
Analoga situazione nelle scuole dell'infanzia.
Cancellazioni previste anche alle medie e alle superiori, dove al momento non è noto se prevarrà la sospensione in toto della giornata o una soluzione a scacchiera fra ore vuote e altre con la presenza dell'insegnante
Sul fronte della sanità, dopo l'annunciata assemblea indetta da Cgil, Cisl, Uil, Nursing Up e Fenalt, l'Apss ha diffuso una nota cui si precisa che domani "sarà garantita l’assistenza sanitaria d’urgenza (servizi di emergenza e pronto soccorso), mentre per quanto riguarda l’attività ordinaria, ad esempio visite ambulatoriali o prelievi del sangue, si potrebbero registrare disservizi in relazione al numero degli aderenti all’assemblea e allo sciopero".
L'Azienda sanitaria precisa che la mobilitazione di domattina, dalle 7 alle 14, "si sovrappone al perdurare di uno sciopero generale nazionale indetto dal sindacato Fisi che si protrarrà fino al 31 ottobre e per il quale Apss ha già disposto la precettazione dei contingenti minimi di personale, così da garantire i servizi pubblici essenziali a salvaguardia dei diritti delle persone".