Guida delle "Osterie d'Italia" Slow Food: ecco le migliori in Trentino (e Alto Adige)
Esce il nuovo vademecum dei locali «popolari» dove si mangia bene a un prezzo contenuto: accanto alle conferme (come Boivin e Tre Chiavi), ecco le novità (Rifugio Maranza e Lusernarhof): leggi tutta la lista
TRENTO. Autunno, tempo di guide gastronomiche, che spuntano come i funghi. Ma la guida alle «Osterie d’Italia» di Slow Food è una certezza.
La nuova edizione è finalmente disponibile in tutte le librerie e online. «Anche quest’anno la guida ci restituisce la fotografia della cultura gastronomica del nostro Paese» dicono i curatori.
Rispetto all’edizione precedente, pubblicata a cavallo di un periodo segnato dai cambiamenti e dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria, Osterie d’Italia 2022 testimonia uno scenario davvero incoraggiante. Innanzitutto, nella crescita dei numeri: su 1713 locali recensiti (1697 in Osterie d’Italia 2021), la Guida conta ben 120 novità, tra cui compaiono molte nuove attività aperte proprio negli ultimi due anni.
E il Trentino? Anche qui conferme e novità. Ecco i locali segnalati nella nuova guida.
Maso Santa Romina – Canal San Bovo
Osteria della Locanda Fiore – Comano Terme
Locanda delle Tre Chiavi – Isera
Boivin - Levico Terme
Lusernarhof – Luserna
Osteria Storica Morelli – Pergine Valsugana
Nerina – Romeno
Rifugio Maranza – Trento
Ci sono poi le migliori della provincia di Bolzano:
Kürbishof Anterivo-Altrei
Oberrau Brunico-Bruneck
Alter Faustho Fiè allo Sciliar-Voels am Schlern
Pitzoc Funes
Lanzenschuste San Genesio Atesino-Jenesien
Lamm Mittewir San Martino in Passiria – Sankt Martin in Passeier
Waldruh Sesto-Sexten
Durnwal Valle di Casies-Gsies (