Emergenza negli ospedali: 5mila trentini attendono un intervento e molti vanno fuori regione
I dati dell’Azienda Sanitaria: 1.200 pazienti con priorità A (dovrebbero essere operati entro 30 giorni) e 4 mila con priorità B (entro 60). Ma i reparti sono occupati da malati Covid (l’80% non vaccinati). Raccontateci le vostre esperienze
TRENTO. Il peso della pandemia non si sente solo nei reparti Covid. Lo sanno bene coloro che soffrono di altre patologie e aspettano un intervento chirurgico. Secondo l'Azienda sanitaria ci sono 1.200 pazienti in attesa di un intervento con priorità A (entro 30 giorni) e quattromila con priorità B (60 giorni). Ora l'obiettivo è di ridurre questo numero, ma serviranno molti mesi: già oggi sempre più trentini decidono di rivolgersi altrove, soprattutto a cliniche convenzionate del Veneto e della Lombardia.
Spiega il direttore sanitario Giuliano Brunori: «Il problema è che ad oggi abbiamo 22 posti letto di rianimazione bloccati da pazienti Covid, di cui l'80% sono persone che non hanno voluto vaccinarsi». Per ogni paziente Covid serve il 30% di personale in più, mentre tra sospesi e malati mancano 600 operatori della sanità trentina.
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