Pubblico impiego, la giunta provinciale dà il via alla trattativa del rinnovo del contratto, interessa 35 mila dipendenti
Oggi il mandato ad Apran per il rinnpvo del contratto 2019-2021 e per la quantificazione della «indennità di vacanza»: interessa la sanità, l’amministrazione, ed anche il personale sanitario delle Rsa
TRENTO. Un momento che tutti i dipendenti pubblici trentini attendevano da anni. La stagione dei rinnovi contrattuali per il pubblico impiego provinciale può partire. Oggi la Giunta provinciale, su proposta del presidente Maurizio Fugatti, ha infatti approvato le prime direttive all'Apran (Agenzia provinciale per la rappresentanza negoziale) relativamente al rinnovo dei contratti collettivi provinciali di lavoro per il triennio 2019-2021 e per l'indennità di vacanza contrattuale 2022-2024. Può così prendere avvio la trattativa tra Provincia autonoma e sindacati al tavolo dell'Apran, che dovrebbe aprirsi a breve.
I comparti interessati sono quelli delle Autonomie locali, della scuola, della sanità e della ricerca. Le risorse finanziarie complessivamente disponibili per i rinnovi contrattuali del personale degli enti ai quali si applica la contrattazione collettiva provinciale ammontano a regime a 63,3 milioni di euro annui a decorrere dall'1 gennaio 2022 (comprensivi degli oneri per il personale delle scuole dell'infanzia equiparate e dei centri di formazione professionale). Tali risorse, messe a disposizione dalla manovra provinciale di bilancio 2022, si aggiungono a quelle già destinate a copertura degli oneri dell'indennità di vacanza contrattuale 2019/2021. Per l'indennità di vacanza contrattuale, la cui erogazione è prevista con il mese di luglio, sono disponibili ulteriori 5 milioni di euro.
Apran è poi autorizzata a proseguire le trattative per arrivare a un accordo stralcio di natura economica per il personale delle Apsp appartenente alle qualifiche di infermiere e di operatore socio sanitario (Oss) per adeguare i trattamenti accessori, attraverso l'uso di risorse aggiuntive rese disponibili dalla Provincia autonoma.
Le risorse ripartite tra le distinte aree negoziali in base alla consistenza del monte salari saranno utilizzate prioritariamente per l'adeguamento degli stipendi tabellari nella misura non inferiore a quella prevista dal Protocollo di intesa del gennaio 2020 (quindi almeno del 4,10%) con riassorbimento dell'indennità di vacanza contrattuale.
Le risorse residue saranno destinate al finanziamento degli incentivi del personale per il raggiungimento degli obiettivi di produttività e di efficienza dell'Amministrazione e/o all'adeguamento dei trattamenti accessori.
«Ci attendiamo un iter rapido per arrivare alla firma degli accordi e consentire rapidamente ai lavoratori di poter fruire dei benefici del contratto. Le risorse messe in campo dalla Provincia con il bilancio provinciale 2022 ammontano a oltre 63 milioni di euro, da parte nostra si tratta di un riconoscimento corretto per un comparto, quello pubblico, che durante il Covid ha dato dimostrazione di saper affrontare con capacità l'emergenza. Resta la partita degli arretrati sul 2019-2021 per i quali siamo fiduciosi di trovare le risorse disponibili in sede di assestamento di bilancio» ha detto Fugatti.