Due bare affiancate, una grande tragedia: i funerali a Castello Molina di Fiemme
Iniziate le esequie di Viviana Micheluzzi, e del marito Mauro Moser: i figli hanno voluto una cerimonia unica, un segno di unità della famiglia in un momento di immenso dolore per tutti, con la comunità in lutto cittadino
LE FOTO La cerimonia dell'addio
TRAGEDIA Ecco cosa è successo
IMMAGINI Il luogo della tragedia
REAZIONI "Senza parole"
TRENTINO Lunga scia di sangue
CASTELLO MOLINA DI FIEMME. Sono iniziati alle 14, in un clima di grande raccoglimento e dolore, i funerali di Viviana Micheluzzi e di Mauro Moser (ecco cosa è successo). Un unico funerale. Un unico mesto addio. Un unico straziante abbraccio da parte dei figli Oscar, Ivan e Niko Moser a mamma Viviana, ma anche al suo assassino e marito, papà Mauro. E tanta gente anche fuori dal tempio, sotto un cielo carico di nuvole e di neve.
Nessuno può certo dimenticare quanto è accaduto martedì pomeriggio nei pressi di Castello di Fiemme, dove Mauro Moser ha ucciso con due colpi di pistola alla nuca la moglie e compagna di una vita, Viviana Micheluzzi. Poi l’uomo ha rivolto l’arma contro sé stesso, sparando un ultimo colpo fatale alla propria testa.
No, non si può dimenticare ma si deve guardare avanti ed è quello che con encomiabile forza stanno facendo i tre figli della coppia, vittime anche loro della follia di un uomo che non aveva accettato la prospettiva di una separazione.
Il funerale. «Improvvisamente ci hanno lasciati increduli nel più profondo dolore» si legge sul necrologio affisso a Castello Molina con le foto di Mauro Moser (56 anni) e Viviana Micheluzzi (50 anni).
La camera ardente era stata allestita nel cimitero di Trento, dopo l’autopsia obbligatoria per legge, ma già ieri sera la comunità si è raccolta in preghiera per la recita del Rosario.
Il sindaco Marco Larger ha proclamato per oggi una giornata di lutto cittadino: le tre bandiere che sventolano sulla facciata del Municipio di Castello di Fiemme sono a mezz’asta, listate a lutto, per tutta la giornata. «Inoltre - sottolinea il sindaco - ho invitato tutta la popolazione ad un momento di raccoglimento durante la fascia oraria delle celebrazioni, tra le 13 e le 17. È giusto che tutti ci fermiamo per dare il corretto saluto a chi se ne è andato. È un momento difficile per tutta la comunità che ha reagito con incredulità per quanto accaduto, ma anche con la disponibilità ad essere vicini alle famiglie colpite da questa tragedia. La scelta di fare un unico funerale è un bel segnale: si guarda in avanti per sostenere i ragazzi rimasti all’improvviso senza entrambi i genitori».
C’è anche un’azienda - la «Dolci sapori del bosco», creazione di Viviana Micheluzzi - da salvaguardare. «Da parte nostra - assicura il sindaco - c’è la massima disponibilità a fare quanto possiamo per essere d’aiuto».
La procura. La doppia autopsia ha confermato il risultato dei primi rilievi autoptici. Mauro Moser ha sparato due colpi con la pistola semiautomatica Glock che aveva acquistato quella stessa mattina (entrambi i coniugi avevano il porto d’armi ad uso sportivo fatto per tenere lontani eventuali lupi dalle arnie). Il colpo mortale ha raggiunto la donna alla nuca, mentre la povera Viviana stava cercando di fuggire dall’uomo che dopo una vita trascorsa insieme si era trasformato da marito in assassino. Rimangono ancora alcuni accertamenti da fare, ma poi il procedimento penale è destinato ad essere archiviato – le dure parole della legge – «per morte del reo».