Sinistra italiana: "La Provincia vuole ridurre le risorse al Progettone, invece è importante investire sul reinserimento dei lavoratori maturi e disoccupati"
Zannini: "La riforma che nei prossimi giorni arriverà in aula prevede un vero a proprio depotenziamento di uno strumento che è stato un sostegno importante per tanti lavoratori in difficoltà negli ultimi decenni"
RIFORMA Progettone, altissima tensione tra Spinelli e i sindacati
LE NOVITÀ Il Progettone ha dato lavoro a 34.600 persone, ora cambia
TRENTO. Sul futuro del Progettone, interviene l'assemblea provinciale di Sinistra italiana.
Il Progettone è un intervento provinciale che prevede l’inserimento delle persone coinvolte in attività di pubblica utilità. In particolare attività nel verde, servizi culturali e di servizio alla persona.
"Nei prossimi giorni - spiega Jacopo Zannini - arriverà al voto nell’aula del consiglio provinciale la riforma del Progettone, a firma dell’assessore Achille Spinelli.
L’assemblea provinciale di Sinistra italiana del Trentino appoggia e rilancia le preoccupazioni dei sindacati e degli altri soggetti sociali che avrebbero dovuto essere coinvolti nelle scelte e nella stesura del testo. Da questo mancato confronto nasce un intervento sul Progettone che non è corretto definire “riforma”. Siamo infatti di fronte a un vero a proprio depotenziamento di uno strumento che è stato un sostegno importante per tanti lavoratori in difficoltà negli ultimi decenni.
Dal 1990 ad oggi il numero di lavoratori disoccupati coinvolti nel Progettone arriva a circa 34.600 persone. Dopo la grande crisi economico-finanziaria del 2008/2009, i lavoratori impiegati nel Progettone, che precedentemente erano poco più di 900, sono saliti a 1.400 unità nel 2011, con una crescita continua che ha raggiunto le 1.839 unità nel 2018. Si tratta di numeri importanti anche se sono poi seguite contrazioni a 1.744 unità nel 2019 e a 1.689 unità nel 2020.
Nonostante l'assessore Spinelli continui a ribadire che la riforma diventa necessaria perché è cambiata la normativa europea in materia di contratti pubblici, è evidente che la strategia della giunta leghista è di fare cassa togliendo risorse al Progettone, che invece, a fronte delle pesanti crisi che abbiamo vissuto e stiamo vivendo (pandemia e guerra), andrebbe quanto meno potenziato.
Oggi è importante investire sulle politiche di reinserimento del lavoratore maturo disoccupato, ma questo non deve essere fatto a scapito di altri lavoratori che hanno bisogno di un sostegno per completare il percorso verso la pensione in un contesto sempre più complesso e precario.
Una Provincia autonoma che aggiorna i suoi strumenti di sostegno ai lavoratori lo deve fare all’insegna di strategie che non lascino indietro nessuno, aggiornando e non snaturando di fatto l’importante intuizione che ebbe Walter Micheli", conclude Sinistra italiana.