Rifiuti / Intervista

Inceneritore a Trento, Ianeselli: «Noi non ci tiriamo indietro, ma le responsabilità vanno condivise»

Parla il sindaco del capoluogo, dopo la pubblicazione dell'Agenzia di protezione ambientale che indica come ubicazione più probabile per l'impianto termico di smaltimento Ischia Podetti (oggi sede della discarica, al confine fra Spini di Gardolo e Lavis)

ASSOCIAZIONI “Un progetto senza senso, pronti a tutto per fermarlo”
TONINA Via libera al nuovo impianto per lo smaltimento rifiuti 
ALTERNATIVE "Altre soluzioni contro scelte dannose per ambiente e salute"
COMUNE Anche Ianeselli dice sì: "Ma il territorio riceva compensazioni"
PROVINCIA "Il presidente Fugatti: l'inceneritore, va fatto al più presto"

di Matteo Lunelli

TRENTO. Ischia Podetti, per la prima volta ufficialmente ed esplicitamente, viene citata come sede dell’impianto termico per la gestione e il trattamento dei rifiuti. Il documento dell’Appa (L’Adige di ieri) dice che «non si esclude la possibilità di individuare nuove aree che verranno valutate», ma di fatto si fa un unico nome per la localizzazione. Ed è appunto Ischia Podetti. Quindi Comune di Trento.

Sindaco Franco Ianeselli, a quanto pare sarà Trento ad ospitare l’impianto.

Prima di tutto dico che vorrei aver ricevuto anche io il documento di cui avete scritto sul giornale di ieri, ma la Provincia non l’ha mandato in Comune.

Però ha letto: si scrive nero su bianco di Ischia Podetti come sede.

Il territorio cittadino è chiamato in causa in maniera e importante.

Non fate i salti di gioia.

Non ho intenzione di accodarmi al cattivo vizio per il quale quando sei all’opposizione ti schieri contro – dalle accise sulla benzina all’inceneritore – e quando invece governi scarichi sugli altri le decisioni e il lavoro che dovresti fare. Quindi come amministrazione non abbiamo intenzione di sottrarci dall’affrontare la questione fondamentale dello smaltimento dei rifiuti, perché crediamo nell’autonomia come strumento per trovare le migliori soluzioni nell’interesse della comunità.

Insomma vi tenete la “patata bollente”?

Sappiamo bene che guidare la città capoluogo comporta delle responsabilità anche verso tutto il territorio.

Teme che la Provincia, ora, vi possa lasciare soli appunto con la “patata bollente” in mano?

Se qualcuno pensa che fare il proprio lavoro significhi solo far stendere un documento tecnico e scaricare poi tutto il testo sui territori, sappia che non troverà alcuna nostra sponda.

Messaggio chiaro: bisogna andare avanti insieme.

La Provincia ha un ruolo di coinvolgimento e di coesione al quale è bene che non si sottragga. Ritengo che piazza Dante, chiarite le possibili soluzioni tecniche in campo, sia fortemente chiamata in causa per la costruzione di una risposta politica complessiva, che abbia la tutela dell’ambiente e la sostenibilità al primo punto.

Questo però è solamente il primissimo passo di un percorso.

Un percorso che deve essere all’insegna della serietà e delle responsabilità. E ciascuno deve prendersi le proprie.

Inceneritore o gassificatore?

Il gassificatore piace un po’ a tutti, è difficile trovare qualcuno di contrario. Ma bisogna ricordare subito che in tutta Europa ce n’è uno solamente.

Con un inceneritore in ballo sono più le politiche e i voti persi che gli applausi.

Se intende dire che sarebbe paradossale vedere in aula del consiglio comunale esponenti di Lega e Fratelli d’Italia, cito ad esempio Vittorio Bridi e Giuseppe Urbani, fare le battaglie dimenticandosi che sono loro stessi a governare a livello provinciale allora sono d’accordo. Spero nessuno faccia il gioco di rimpallare solo sul Comune le responsabilità.

Anche in maggioranza non mancheranno le posizioni contrarie.

So bene che ci sono tante opinioni differenti a riguardo. Ne discuteremo insieme.

Ora cosa succede?

Adesso è il tempo del confronto, ampio e approfondito.

Il suo collega Andrea Brugnara di Lavis propone dei “ristori” ambientali ed ecologici ai Comuni coinvolti.

Mi sembra una bella idea. Da approfondire. E Lavis è coinvolto nella questione.

ISCHIA PODETTI

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