Orsi pericolosi, Rossi contro Fugatti: “Il coraggio? Gli è mancato dalla sentenza del Tar di due anni fa in poi”
L’ex presidente della Provincia non ha gradito questo post del governatore: “Credo che il numero di minacce che ho ricevuto in queste settimane e le manifestazioni sotto casa mia siano la risposta a chi mi accusa di non avere coraggio”. Rossi: “Minacciato in passato pure io e la mia famiglia, mentre allora Fugatti chiedeva le mie dimissioni”
SOCIAL Fugatti si sfoga: sono coraggioso
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TRENTO. Ugo Rossi, consigliere provinciale di opposizione, stronca Maurizio Fugatti. L’ex presidente della Provincia non ha gradito questo post del governatore: “Credo che il numero di minacce che ho ricevuto in queste settimane e le manifestazioni sotto casa mia siano la risposta a chi mi accusa di non avere coraggio”.
“Il coraggio – scrive in una nota Rossi – gli è mancato soprattutto da aprile 2021 fino alla data del tragico evento. Infatti ad aprile 2021 il Tar di Trento scriveva nella sentenza cosa la Pat avrebbe dovuto fare da lì in poi:
- rivalutare la pericolosità dell'orsa Jj4
- utilizzare la procedura ordinaria (cioè la legge 9/ 2018 che conferisce al presidente Pat il potere di disporre catture o abbattimenti previo parere non vincolante di Ispra) per fare le azioni conseguenti cioè le ordinanze.
Invece da aprile 2021 fino al tragico evento nessuna ordinanza è stata emanata su jj4. Il coraggio di un presidente della Provincia che dispone di questi poteri non si misura con le dichiarazioni e le prese di posizioni mediatiche ma attraverso gli atti amministrativi che adotta e le azioni concrete che ne derivano”.
E aggiunge: “Per il resto ovviamente e doverosamente piena condanna e piena solidarietà per le minacce, che sono peraltro le stesse che ricevetti anche io assieme alla mia famiglia mentre allora Fugatti invece (accompagnato da autorevoli esponenti di peso nazionale della Lega) chiedeva le mie dimissioni. Non sarà certo su questa strada di roboanti dichiarazioni contro giudici e animalisti che si può pensare di dare risposte serie a quanto chiedono i cittadini”.
"Si deve invece ricostruire un'alleanza tecnico scientifica con Ispra e poi speriamo anche politica con Ministero – si conclude così la nota - per utilizzare al meglio gli strumenti giuridici per gestire e ridurre gli esemplari pericolosi come del resto indica lo stesso rapporto Ispra / Muse del 2021 e come permette di fare la direttiva Habitat. Si deve ripartire da lì con prudenza, senso pratico, lavoro oscuro e profilo istituzionale consci che non basterà invocare l'intervento dello Stato ma sarà' necessario assumersi in prima persona le responsabilità che l'autonomia comporta. Non c'è altra via concreta”.