Orsi, anche le Asuc davanti al Tar: “Per noi è fondamentale che venga ridotto il numero”
Il presidente provinciale Giovannini: “Non vogliamo essere contro nessuno: siamo in contatto con il comitato papi e con il legale della famiglia e vogliamo muoverci di concerto. L'obiettivo è semplicemente far sentire la voce del territorio”
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TRENTO. Anche le Asuc potrebbero entrare nei procedimenti davanti al Tar, legati al destino degli orsi. Perché, in sintesi estrema, vogliono poter dire la loro, su un tema che finisce per toccare in modo pesante il territorio e la sua gestione. Ma su una cosa il presidente provinciale delle Asuc Roberto Giovannini vuole essere chiaro: «È una scelta fatta contro nessuno, siamo anche in contatto con il comitato Papi, con i presidenti della val di Sole».
Tocca fare qualche passo indietro. Al Tar sono numerosi i ricorsi presentati, tutti da associazioni ambientaliste, contro gli atti amministrativi - ordinanze e decreti - legati alla cattura e all'abbattimento di Jj4 e Mj5”.
”Al di là del fatto che uno (Jj4) è stato catturato ed è al Casteller e l'altro Mj5 è ancora chissà dove, i procedimenti si sono arricchiti non solo della parte resistente ( la Provincia) nonché di una serie importante di soggetti, che si sono accodati ad una o l'altra azione. In Trentino per dirne una si sono costituiti oltre 60 Comuni, a fianco della Provincia.In questo contesto, le Asuc hanno deciso che non possono stare fuori e lasciare che siano altri a dire la loro. Perché il tema dei grandi carnivori è fondamentale per le popolazioni che vivono la montagna.
“Non vogliamo essere contro nessuno - spiega Giovannini - e quindi ci dirà l'avvocato Tomasella, la nostra consulente, come possiamo fare. Quel che a noi interessa è esserci, dove si discute di orsi. Per noi è importante la riduzione drastica del loro numero. Ma non vogliamo essere contro nessuno: siamo in contatto con il comitato papi e con il legale della famiglia e vogliamo muoverci di concerto. L'obiettivo è semplicemente far sentire la voce del territorio”.