Boom di dimissioni dei medici nel 2022, tasso doppio di abbandono anche per gli infermieri
Uil: "Due terzi dei medici dei pronto soccorso sono gettonisti. Nel pronto soccorso di Trento ne troviamo 18 su 31, in quello di Rovereto 14 su 20, in quello di Arco ci sono tre medici, di cui uno part time e tre gettonisti. Sono dati preoccupanti"
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TRENTO. In Trentino "siamo arrivati a 60 dimissioni all'anno di medici nel 2022 rispetto a una media di 35/40 dimissioni all'anno negli anni precedenti". Lo ha detto Luigi Diaspro (Fp Cgil), che ha riportato anche "un aumento del 20% del privato convenzionato" in provincia di Trento. "Siamo passati dai 60 milioni del 2018 ai 72 milioni del 2022. Vorremmo avere un luogo dove discutere con le istituzioni, con la politica, con le associazioni, con le rappresentanze sindacali, di quale modello ha in mente la Provincia autonoma di Trento".
Per gli infermieri, Diaspro ha parlato di un tasso di "abbandono dell'1,5%" nel 2022. "In realtà il dato è doppio rispetto all'anno precedente, che è lo 0,8%. La tendenza non è quella fisiologica. Anche se manca un solo medico o un solo infermiere si produce un problema fondamentale visto che le ferie non si riescono a smaltire. Andiamo a vedere queste evidenze, al di là di dati che ciascuno può interpretare a proprio modo", ha concluso Diaspro.
Giuseppe Varagone (Uil) ha riportato i dati che ha citato in occasione del convegno sugli stati generali della sanità che si è svolto sabato 10 giugno a Trento. "Due terzi dei medici dei pronto soccorso sono gettonisti", ha detto. "Nel pronto soccorso di Trento, sono gettonisti 18 medici su 31, in quello di Rovereto 14 su 20, in quello di Arco ci sono tre medici, di cui uno part time e tre gettonisti. Sono dati preoccupanti".