Corsi di italiano per stranieri a Trento: adesso mancano le aule, parte la raccolta di fondi
Lo "sfratto" dovuto al cantiere del bypass: appello del Gioco degli specchi, che organizza iniziative gratuite per favorire l'inclusione sociale. L'associazione costretta a cercare spazi altrove, ne ha trovati solo parzialmente ma a pagamento. Difficoltà anche per i finanziamenti delle attività, malgrado la forte richiesta
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TRENTO. «Abbiamo bisogno di aule per far partire i nostri corsi di italiano: chi può, ci aiuti». È l'appello dell'associazione culturale Gioco degli specchi, che da quasi vent'anni - la fondazione risale infatti al 2004 - si occupa di favorire l'inclusione di persone straniere sul territorio, organizzando corsi di italiano su tre livelli di difficoltà. Un'attività che è stato possibile portare avanti fino allo scorso anno, prima che cambiasse tutto.
Come spiega infatti il presidente Massimo Di Ceglie, l'avvio del grande cantiere del bypass ferroviario ha scatenato un effetto domino tutt'altro che positivo: «Quando la sede dell'Aci è stata spostata in via Lunelli, ci è stato comunicato che non sarebbe stato più possibile utilizzare le aule che, storicamente, Cinformi ci ha sempre messo a disposizione gratuitamente. Così ci siamo dovuti adeguare: fortunatamente abbiamo trovato alcuni spazi all'oratorio di Sant'Antonio, però a pagamento e per noi, che siamo un'associazione molto piccola, sostenere dei costi è una grande difficoltà. Tuttavia, per come siamo strutturati, ci servono almeno tre aule distinte in modo da ospitare le circa cinquanta persone che, ogni anno scolastico, decidono di seguire i nostri corsi di italiano. Ora però ne siamo sprovvisti».
Ecco allora che il Gioco degli specchi ha lanciato un crowfounding online, una raccolta fondi denominata #spendiunaparola e che, per il momento, ha raccolto quasi 500 euro. All'interno della campagna, la descrizione accurata dell'attività dell'associazione: «Realizziamo ogni anno corsi gratuiti di italiano per stranieri, corsi a sostegno dell'esame di patente, corsi per donne con servizio di babysitting, momenti di conversazione tra italiani e stranieri, attività di sensibilizzazione in merito al fenomeno migratorio all'interno delle scuole».
Un'attività che, soprattutto in questo periodo di grandi flussi migratori, sembra essere più attuale e necessaria che mai. E anche i numeri dell'anno scolastico 2022-2023, per far capire l'importanza di questo servizio, sono stati importanti: 228 nuove iscrizioni ai corsi serali e 22 volontari coinvolti, 100 nuove iscrizioni di donne con servizio di babysitting e ben 26 volontarie coinvolte, ma anche 105 iscritti per i corsi della patente e 52 persone assistite tramite l'Ufficio Amico, per pratiche amministrative.
Ma oltre allo spostamento da via Lunelli, è arrivata un'altra brutta notizia per l'associazione: non è riuscita infatti ad accedere al bando Trentino Sociale, che negli ultimi cinque anni è stata la principale fonte di finanziamento delle attività. Ora quindi serve una soluzione in tempi rapidi, per permettere l'avvio dell'anno scolastico.
«Abbiamo sempre iniziato in questo periodo, ma ora la situazione è difficile - ha concluso Di Ceglie - Ci siamo dati un paio di settimane di tempo per capire l'evolversi della raccolta fondi. Le richieste di partecipare ai corsi sono sempre molto numerose, tant'è che ci creano liste d'attesa ogni anno. Stiamo esplorando qualche soluzione alternativa, come per esempio quella delle scuole, ma anche in quel caso i costi sono molto importanti. In questo momento quindi siamo in stand-by: chiediamo, a chi lo volesse, di aiutarci in questa nostra raccolta fondi, considerata l'importanza del servizio che svolgiamo».