Opere ambientali, gestione rifiuti e bonifiche: il piano da 248 milioni di euro
Nel quadro del piano provinciale di gestione dei rifiuti, che si propone di migliorare la raccolta differenziata e l’efficienza degli impianti, nonché la creazione dell’impianto per la chiusura del ciclo dei rifiuti, sono previsti interventi significativi per la riqualificazione delle discariche esaurite
TRENTO. La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore all’agricoltura, promozione dei prodotti trentini, ambiente, difesa idrogeologica e enti locali Giulia Zanotelli, ha approvato il Documento di Programmazione degli Interventi (DOPI) per la XVII Legislatura nel settore delle opere igienico-sanitarie.
Una pianificazione, di volume complessivo pari a 248.158.022 euro, che comprende tutti gli interventi per la gestione ambientale nel territorio trentino, sia per la parte relativa agli impianti di depurazione e ai collettori delle acque che per quella in materia di gestione dei rifiuti, includendo l’impiantistica e la bonifica delle discariche dismesse.
“Con questo importante provvedimento, che ha destina risorse per quasi 250 milioni, la Giunta finanzia tutti gli interventi di competenza dell’Agenzia provinciale per la depurazione, che riguardano gli obiettivi di politica ambientale della Provincia. Il DOPI rappresenta infatti un passo significativo per assicurare la crescita sostenibile in Trentino, conciliando la salvaguardia dell’ambiente allo sviluppo economico” ha spiegato Zanotelli.
Il provvedimento è stato illustrato oggi dall'assessore e dal dirigente generale del Dipartimento enti locali, agricoltura, ambiente e cooperazione della Provincia Roberto Andreatta.
La pianificazione, prosegue Zanotelli, include opere strategiche per l’efficientamento dei sistemi di depurazione e il miglioramento della qualità delle acque, accanto ad una gestione sempre più efficiente dei rifiuti, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e garantire il benessere della comunità, secondo le previsioni del Quinto aggiornamento del Piano provinciale in materia approvato dalla Giunta provinciale.
“Un disegno - sottolinea l’assessore - che comprende il miglioramento della qualità della raccolta differenziata, il potenziamento degli impianti, fino alla realizzazione dell’impianto di chiusura del ciclo dei rifiuti nel nostro territorio, in un’ottica di autosufficienza e responsabilità per il Trentino anche in quest’ambito”.
Impianti di depurazione
La sezione dedicata agli impianti di depurazione prevede investimenti per 199.542.596,75 di euro, di cui circa 120.000.000 utilizzati per il nuovo depuratore Trento Tre. Attualmente, sono operativi sul territorio provinciale 70 impianti di trattamento biologico. Queste infrastrutture garantiscono una copertura di oltre il 90% del fabbisogno della popolazione, con una rete di collettori principali intercomunali di circa 520 chilometri.
Tra i progetti previsti nel DOPI ci sono l’ammodernamento del depuratore di Arco, con la realizzazione di una vasca di laminazione per migliorare la filiera di depurazione dell’impianto (100.000 euro sono stanziati per la fase progettuale) e le stazioni di sollevamento di Besenello-Calliano-Trento 3 e completamento del collettore. Un intervento, quest’ultimo, che costituisce il completamento della rete di fognatura nera, già realizzata, che consentirà di alimentare il nuovo depuratore di Trento 3. Il relativo stanziamento è di 1.000.000 di euro.
Gestione rifiuti e bonifiche
Nel quadro del piano provinciale di gestione dei rifiuti, che si propone di migliorare la raccolta differenziata e l’efficienza degli impianti, nonché la creazione dell’impianto per la chiusura del ciclo dei rifiuti, sono previsti interventi significativi per la riqualificazione delle discariche esaurite.
Per questa sezione del Dopi sono previsti interventi per complessivi 48.615.425,66 euro, dei quali 29.047.710,25 destinati bonifica della discarica della Maza nel Comune di Arco, funzionale anche alla riqualificazione dell’area che ospiterà il completamento della nuova viabilità relativa al collegamento stradale San Giovanni-Cretaccio.
Lo stanziamento viene integrato di 3.000.000 di euro, passo necessario per coprire l’aumento dei costi delle materie prime, che la norma sui lavori pubblici prevede di rifondere all’operatore economico, e per far fronte ai maggiori oneri derivanti alla maggiore quantità di rifiuto presente sul fondo della discarica.