Sanità / Il tema

Guardie mediche, nei primi mesi del 2025 scatterà lo stop notturno

L'assessore provinciale Mario Tonina ha ribadito la volontà di chiudere il servizio dalle 24 alle 8, per ragioni legati alla sicurezza del personale, alla possibilità di far intervenire d notte i medici della centrale operativa territoriale e al recupero di professionisti per il più esigente periodo di lavoro diurno

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TRENTO - La volontà di chiudere le guardie mediche dalle 24 alle 8 del mattino era già stata annunciata dall'assessore alla salute. Ora, davanti al Cal, Mario Tonina ha parlato anche dei tempi (gennaio-febbraio) e delle motivazioni che hanno portato a decidere per questa cambiamento. In primis la sicurezza dei sanitari nella fascia notturna, che vede una presenza soprattutto di donne.

Il secondo obiettivo individua come miglior luogo di cura la casa, dove i medici della Cot (centrale operativa territoriale) interverranno in casi di bisogno.

L'ultimo elemento riguarda l'ottimizzazione delle risorse, concentrando nei momenti dell'effettivo bisogno i professionisti sanitari attualmente sottoutilizzati in fascia notturna (solo 12% delle richieste).

Il tema del servizio di continuità assistenziale era già stato affrontato dal Cal nella seduta del 7 agosto, quando Tonina aveva parlato della riorganizzazione del servizio.

Un argomento delicato e attuale di grande interesse anche per il Cal, visto soprattutto il riferimento alla sua dislocazione sul territorio. Tonina ha colto l'occasione per rimarcare la valenza di un servizio di che, nello specifico, garantisce l'assistenza sanitaria per le urgenze notturne, festive e prefestive assicurando, negli orari non coperti dal medico di famiglia o dal pediatra di libera scelta, interventi domiciliari e territoriali.

Dieci le sedi sul territorio trentino: Trento, Rovereto, Pergine, Borgo, Predazzo, Sen Jan, Cles, Malè, Riva del Garda e Ala.

Tonina ha specificato che prima dell'avvio del nuovo modello organizzativo ci sarà un continuo confronto con il Cal per migliorare l'assistenza ai cittadini. Poi ha spiegato che il servizio notturno verrà gestito dalla Cot (centrale operativa territoriale 116/117) che garantirà direttamente alcune prestazioni tramite medici presenti all'interno della centrale prestazioni, ma anche l'intervento sul territorio di professionisti che saranno allertati in caso di bisogno. Al momento "congelato", invece, il progetto dell'ambulatorio dei codici bianchi gestiti dalle guardie mediche all'interno dei Pronto Soccorso.

La novità avrebbe dovuto partire nei giorni scorsi a Trento e Rovereto per "alleggerire" i medici dell'emergenza dalle richieste meno urgenti, ma dall'Apss era arrivato l'annuncio dell'impossibilità a partire a causa delle poche disponibilità a coprire i turni pervenute dai professionisti.

Nel corso della riunione di mercoledì scorso in via Torre Verde sono state approvate anche le modifiche al Regolamento di attuazione dell'articolo 16 della legge provinciale sull'agriturismo. Si tratta di modifiche resesi necessarie sulla base delle esigenze emerse in prima applicazione che portano a una maggiore valorizzazione delle eccellenze delle produzioni agricole trentine a tutti vantaggio delle aziende agricole. Ok anche alle modifiche al regolamento per l'autorizzazione, l'accreditamento e la vigilanza sugli enti che operano in ambito socioassistenziale.Sempre ieri sera, infine, ok alla proposta di deliberazione della giunta provinciale concernente "Disposizioni attuative e definizione delle modalità di erogazione per il riconoscimento dei maggiori oneri per l'anno 2024" per sostenere l'aumento dei costi del lavoro nelle cooperative sociali.

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