Turismo / Previsioni

Albergatori trentini ottimisti, vacanze da tutto esaurito: bene gli arrivi dall’estero

Ottimismo per i dati di Natale e in generale il 2024 si è rivelato un anno eccellente, registrando un aumento del 6, 1% negli arrivi e del 3, 9%, superando anche i livelli pre-pandemia del 2019

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TRENTO. Un periodo delle feste da tutto esaurito in Trentino tra città, borghi, valli e strutture ricettive. Il turismo del nostro territorio sta segnando un nuovo, positivo aumento e la testimonianza, hanno spiegato gli addetti ai lavori, arriva dai numeri. I dati infatti sono in linea con quelli dello scorso anno ed anzi, provando a gettare lo sguardo ai primi mesi del 2025 sembra esserci addirittura un incremento percentuale.

E la conferma è arrivata dal portavoce degli albergatori, Giovanni Battaiola: «Il tasso di occupazione alberghiero sul periodo invernale, dunque fino al prossimo 6 aprile, segna ad oggi un +1%. Chiaro, bisogna essere cauti, perché questo dato potrebbe ampliarsi di molto nei prossimi mesi oppure ridursi: tutto dipenderà, come sempre, da svariati fattori. Ma al momento siamo ottimismi. Dal punto di vista turistico si è rivista l'Inghilterra, mentre i Paesi dell'est Europa sono sempre quelli più presenti sugli impianti sciistici. Bene anche l'America, tuttavia occorrerà lavorare ancora su questo mercato per far capire oltreoceano le nostre potenzialità. Tornando al Trentino, le valli sono ben organizzate e il grande lavoro di preparazione delle piste da sci sta portando risultati positivi».

Unica "macchia", ha aggiunto Battaiola, riguarda la Pasqua: se l'anno scorso infatti la festività è caduta alla fine di marzo, dunque in un periodo in cui i comprensori sciistici stavano ancora lavorando alla grande, quest'anno l'appuntamento pasquale sarà a fine aprile e dunque c'è il rischio che questo condizionerà il bilancio finale. Presto per dire quanto e in che modo, ma andando oltre il mese di marzo, inevitabilmente, italiani e turisti stranieri potrebbero iniziare a ragionare su altre situazioni. Comunque, nel frattempo il mercato sta tenendo bene. E nemmeno il tema dei grandi carnivori, sempre dibattuto e spesso al centro della cronaca, sta impattando sulla scelta della destinazione.

«Devo dire che sempre più persone si stanno rendendo conto di cosa significhi gestirli correttamente, con il giusto equilibrio e scelte forti, inevitabili, prese per andare a vantaggio di tutti» ha concluso Battaiola. Ottimismo sulla stagione invernale filtra anche da Trentino Marketing, con il Ceo Maurizio Rossini che si è detto soddisfatto di una "tendenza positiva e in miglioramento" per quanto riguarda le prenotazioni, tant'è che ancora una volta si registra "un sostanziale tutto esaurito nelle varie zone del Trentino per le festività natalizie" e con i numeri principali, di fatto, in linea con dodici mesi fa.

«I dati turistici del Trentino sono estremamente positivi - ha concluso l'assessore provinciale Roberto Failoni, - con l'occupazione alberghiera che supera i livelli dello scorso anno. Il 2024 si è rivelato un anno eccellente, registrando un aumento del 6, 1% negli arrivi e del 3, 9% nelle presenze rispetto al 2023, superando anche i livelli pre-pandemia del 2019. Questi risultati sono frutto di un'offerta turistica diversificata e di qualità. Le prospettive per la stagione invernale sono altrettanto promettenti, con ottime prenotazioni per il periodo natalizio e di fine anno.

Continueremo a lavorare per consolidare il Trentino come destinazione d'eccellenza, puntando su qualità, sostenibilità e innovazione per offrire esperienze uniche ai nostri ospiti in ogni stagione».

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