Occupazione in calo e precarietà in aumento, il Pd contro Fugatti: “L’economia sta rallentando”
Il consigliere provinciale di minoranza Alessio Manica: “Mentre veniva presentato, durante l’approvazione della legge di bilancio, un quadro quasi celebrativo dell'andamento dell'economia trentina con una crescita nell'ultimo triennio sopra le aspettative, i dati recenti dell'Agenzia del lavoro mostrano una situazione differente, in particolare nel settore industriale e produttivo”
TRENTO. Un'interrogazione presentata dal consigliere provinciale del Partito democratico Alessio Manica alla Giunta provinciale mette in discussione i dati sull'economia trentina forniti dal presidente Maurizio Fugatti durante l'approvazione della legge di bilancio.
Secondo l’esponente di minoranza, mentre veniva presentato "un quadro quasi celebrativo dell'andamento dell'economia trentina" con una crescita nell'ultimo triennio "sopra le aspettative", i dati recenti dell'Agenzia del lavoro mostrano una situazione differente, in particolare nel settore industriale e produttivo.
L'interrogazione evidenzia alcuni dati preoccupanti: "Calano le assunzioni femminili (-660 in un anno), calano i contratti a tempo indeterminato, segno di una precarizzazione del lavoro in trentino" mentre "crescono infatti i contratti a chiamata e a tempo determinato" e "aumentano le iscrizioni ai centri per l'impiego (del 2,6%)".
Il consigliere sottolinea come questi indicatori contrastino con gli obiettivi dichiarati della manovra economica di fine anno, che doveva "supportare ulteriormente le aziende nella loro crescita e trasferire la maggior ricchezza ai lavoratori".
Nel documento, Manica ricorda che "da più parti si era chiesta prudenza sulle ragioni di quei dati e sulla loro proiezione futura" e definisce i dati attuali come "campanelli d'allarme di un'economia trentina che sta rallentando".
L'interrogazione si conclude chiedendo alla Giunta provinciale quali siano le valutazioni dell'assessore competente sui dati citati e quali strumenti intenda mettere in campo per contrastare la situazione esposta.