TRENTO - L'Azienda sanitaria ha varato le nuove Aft, ovvero Aggregazioni funzionali territoriali e i relativi responsabili. Si tratta di organismi di ambito territoriale che dovranno applicare la medicina di base, per garantire ai cittadini la prossimità dell'assistenza sanitaria. Con questi nuovi enti l'Azienda sanitaria vuole snellire l'assistenza. 

Per questo ha stilato una mappa di 27 aggregazioni funzionali di base (in sigla Aft) che riuniranno tutti i medici (anche quelli già aggregati in medicine di gruppo) di un ambito. A ognuno di questi è stato affiancato un medico referente, la maggior parte dei quali è stato eletto dagli altri medici di base della zona.

Dove non è avvenuta l'elezione ha deciso l'Azienda sulla base del curriculum e dell'esperienza. Si tratta di un cambiamento voluto dall'Azienda sanitaria che dovrebbe vedere anche nel prossimo anno la nascita delle case di comunità. I referenti medici resteranno in carica tre anni e riceveranno una integrazione che può andare da 600 a 2000 euro, in base agli assistiti e al numero di medici gestiti. Le nuove Aft sono organizzate secondo i tre distretti (Nord, Est, Sud).

Il primo comprende Trento, la valle dei Laghi, le comunità Rotaliana e Paganella, la val di Non e la val di Sole. La città avrà cinque Aft. A seguire le altre zone. Ogni referente dovrà, in base al regolamento tenere almeno tre riunioni all'anno con tutti i medici gestiti e fare da "ponte" con l'Azienda. Dovranno anche favorire l'attuazione della presa in carico dei pazienti con bisogni complessi, in particolare per garantire la continuità ospedale-territoriale. 

Dovranno inoltre predisporre la Carta dei servizi dell'Aft. Dovranno fare in modo di creare i luoghi dove sistemare gli ambulatori territoriali.

L'Azienda sanitaria apre così nuove sfide per i medici di medicina generale. Dal mantenere il rapporto con gli assistiti, che sono in media 1.500 per medico, ma soprattutto dare omogeneità ai servizi sul territorio.

L'obiettivo della Provincia, indicato nelle delibere dell'Azienda sanitaria è anche quello di aumentare il numero di medici che esercitano per 38 ore. I sindacati dei medici chiedono però garanzie sugli orari di lavoro. 

L'Aft dovrà anche servire a gestire il funzionamento complessivo, anche pensando all'inserimento dei nuovi medici oltre alla gestione degli spazi, organizzando le disponibilità per coprire il territorio.

Queste le 27 Aft con i relativi responsabili: Gardolo e Meano Mauro Latina; Trento Centro e Bondone Paolo Malavenda; San Giuseppe, Santa Chiara, Ravina e Romagnano Nicola Paoli, Collina Est Stefano dal Dot, Trento Sud Vittoria Facchinelli. 

L'Aft Valle dei Laghi avrà come referente Arta Usufi, Rotaliana Paganella Marco Mazzoni; Alta Anaunia Luisa Barbieri; Bassa Anaunia Moira Fattor; Val di Sole Federico Meccoli. 

Poi ci sono le sette Aft per il distretto Est: Pergine Valsugana Francesco Chiumeo; Levico Terme Michele Resta; Bassa Valsugana Donatella Dalfollo; Primiero Camilla Callegaro; Val di Fiemme Giorgia Vanzetta; Fassa Laura Zerbinati; Cembra Enrico Ciamaroni. 

Nel sud del Trentino invece ci sono gli altri distretti: Rovereto ha due Aft. La zona Nord con Leonardo Polizzi; Zona Sud Marco Bortot; poi c'è la Vallagarina con Mori che ha come referente Michele Olivieri, Alta Vallagarina e Altipiani Cimbri Roberto Adami, Ala Matteo Miola, per l'Alto Garda due Aft: Arco affidata a Michel Caliari, a Riva Dario Breghella. 

Ci sono poi le Giudicarie con Tione il cui referente è Ivan Mussi; Valle del Chiese con referente Antonio Leonardo Falanga e infine la Val Rendena con Daniela Tropiano.