Ristrutturazione casa, boom di domande
Boom per le domande di contributi di ristrutturazione casa. A Trento, Rovereto, Riva, nelle Giudicarie e in Valsugana, solo per citare alcune delle Comunità di valle sentite, le richieste presentate dai soli privati sul bando provinciale (articolo 1 della legge provinciale 9 di quest'anno) hanno già superato quota 1.000. Non solo, praticamente dappertutto, le risorse messe a disposizione dalla Provincia che aveva previsto un numero di domande inferiore, sulla scia del precedente bando finito in maniera deludente, sono già esaurite, prima ancora di aver chiuso i termini
Boom per le domande di contributi di ristrutturazione casa. A Trento, Rovereto, Riva, nelle Giudicarie e in Valsugana, solo per citare alcune delle Comunità di valle sentite, le richieste presentate dai soli privati sul bando provinciale (articolo 1 della legge provinciale 9 di quest'anno) hanno già superato quota 1.000. Non solo, praticamente dappertutto, le risorse messe a disposizione dalla Provincia che aveva previsto un numero di domande inferiore, sulla scia del precedente bando finito in maniera deludente, sono già esaurite, prima ancora di aver chiuso i termini. Per questo, da Trento, il vicesindaco Paolo Biasioli chiede che la Provincia verifichi se non ci sia la possibilità di aumentare il plafond di risorse per le ristrutturazioni edilizie.
Il bando, partito lo scorso giugno, doveva finire alla fine del mese scorso. Poi la Provincia ha prorogato i termini che scadono ora alla fine di questo mese.
Il boom rispetto al bando precedente, i cui dati erano stati resi noti un anno fa, è evidente già guardando cosa è accaduto a Trento e nella Comunità della Vallagarina. Nel capoluogo, infatti, l'anno scorso erano arrivate in tutto 130 domande e i contributi erogati erano stati 3,5 milioni su 8,7 messi a disposizione dalla Provincia (5,2 milioni erano stati restituiti per coprire parte delle richieste in esubero di altre Comunità di Valle). «Quest'anno - spiega il vicesindaco Biasioli - fino ad ora contiamo 387 interventi da privati, oltre a 11 domande che sono arrivate dai condomini. Solamente per i primi siamo a 22 milioni di euro di spesa prevista per gli interventi di ristrutturazione dell'esistente. I contributi che, in questo momento, ci servirebbero per soddisfare tutte le domande si aggirano sugli 11 milioni di euro». Invece, per questo bando, la Provincia ha assegnato a Trento 4,6 milioni, mentre in tutto sono circa 24 i milioni per contributi stanziati su tutte le Comunità di valle della Provincia. La ragione del boom (le domande alla fine dovrebbero essere almeno il triplo delle 130 dell'anno scorso, se non di più, solo per il territorio di Trento) secondo Biasioli sta sia nella minore burocrazia prevista dal nuovo bando (la licenza edilizia, nei casi in cui serve, non va più presentata contestualmente alla domanda, ma si può ottenere successivamente), sia nel fatto che «pare esserci un segnale di fiducia delle famiglie che riprendono a investire». Biasioli chiede alla Provincia «di pensare se non sia il caso di mettere qualche risorsa in più».
Anche la Comunità della Vallagarina, che nel 2012 aveva erogato meno contributi di quelli a messi a disposizione da budget, ha già superato i finanziamenti assegnati dalla Provincia. Le domande arrivate finora sono già 300, di cui 281 già protocollate, e di queste 129 relative a investimenti nei centri storici dei diversi Comuni della Vallagarina. L'investimento medio per domanda si aggira sui 60.000 euro (66.000 euro per quelli in centro, 58.000 euro per gli altri): sono 17,49 i milioni di lavori che i privati si impegnano a fare, mentre al momento, i contributi da erogare sarebbero circa 9 (ma a disposizione ce ne sono circa 3,5). Se dovesse restare questa la tendenza delle domande, è possibile che ne vengano accolte solo una su quattro nel caso peggiore e una su tre in quello migliore. E chi ha presentato per primo la domanda dovrebbe essere avvantaggiato. Anche nella Comunità dell'Alto Garda e Ledro le domande, ora a quota 287, con un investimento di 22 milioni di euro e 11 di contributi da assegnare, superano la dotazione che è di circa 2 milioni di euro. Anche dalle Giudicarie si segnala il fatto che il plafond è stato già sforato e che la maggior parte delle domande arrivate rischia di rimanere fuori contributo. Stessa situazione anche nella Comunità della Valsugana dove le domande a ieri erano 150 con una spesa media ciascuna di 60.000 euro circa. Molti gli interventi minori previsti (quelli attorno ai 10.000 euro) con una spesa attorno agli 8-9 milioni di euro e un contributo che si aggira già sui 4 milioni contro i 2,2 messi a budget. Una parte delle domande, per chi versa normalmente Irpef con la dichiarazione dei redditi, potrebbe spostarsi sul bonus del 65% dello Stato, riducendo così la quota di risorse provinciali da integrare.