Rovereto, in 126 per un posto da cuoco
Sono 126 le domande al vaglio del servizio personale del Comune di Rovereto per un posto da cuoco di asili nido e scuole dell'infanzia. Certo un contratto a tempo indeterminato alle dipendenze dell'ente pubblico è di questi tempi cosa rara e appetibile. Ma la mole di domande di partecipazione al concorso ha stupito anche i navigati esperti di Palazzo Pretorio. Più di tante classifiche e report, sono casi come questo a dare davvero il senso della fame di lavoro a Rovereto e Vallagarina. Altro che i ragazzi «choosy» stigmatizzati dall'ex ministro Fornero
Sono 126 le domande al vaglio del servizio personale del Comune di Rovereto per un posto da cuoco di asili nido e scuole dell'infanzia. Certo un contratto a tempo indeterminato alle dipendenze dell'ente pubblico è di questi tempi cosa rara e appetibile. Ma la mole di domande di partecipazione al concorso ha stupito anche i navigati esperti di Palazzo Pretorio. Più di tante classifiche e report, sono casi come questo a dare davvero il senso della fame di lavoro a Rovereto e Vallagarina. Altro che i ragazzi «choosy» stigmatizzati dall'ex ministro Fornero.
Le 126 domande per un solo posto si assomanno peraltro a quelle presentate, nello stesso arco di tempo, per un posto nelle graduatorie di sostituzione per educatori di asilo nido e per operatori d'appoggio di asili nido e scuole dell'infanzia. Al di là dei termini tecnici, si tratta dell'elenco di nomi cui il Comune attinge quando ha bisogno di sostituire, per motivi di malattia, permessi o maternità, il personale delle 14 strutture per l'educazione infantile che gestisce sul territorio: 9 scuole per l'infanzia (gli asili per bimbi da 3 a 6 anni, qui le educatrici sono dipendenti provinciali) e 5 asili nido (qui tutto il personale è dipendente di Palazzo Pretorio). Si tratta in tutto di 140 dipendenti. «In media in un anno le sostituzioni - spiega il dirigente comunale Mauro Viesi - assommano a otto "full-time equivalent". In pratica è come se assumessimo in tutto otto persone in più». Per questi otto posti di lavoro virtuali aggiuntivi - «che però coinvolgono più persone in un anno, anche una ventina, perché non si chiamano sempre le stesse persone» sottolinea Viesi - sono pervenute al Comune 470 domande: 216 per le sostituzioni di maestre d'asilo, 254 per le sostituzioni degli operatori d'appoggio, il personale sostanzialmente a capo della pulizia delle scuole. «Per quest'ultima figura - spiega ancora Viesi - per la prima volta abbiamo anche avuto diverse domande da parte di uomini, vera novità per un settore che storicamente vedeva l'interesse solo da parte di donne».
I casi esposti non fanno che confermare un trend consolidato per il Basso Trentino: dai dati offerti dal centro per l'impiego di Rovereto, a ottobre 2013 gli iscritti in stato di disoccupazione in Vallagarina erano 7.777, oltre mille in più rispetto allo stesso periodo dell'anno prima. Una radiografia impietosa: di questi il 53% è donna, il 72% composto da cittadini europei e la fascia di età più colpita è quella che va dai 30 ai 54 anni (il 54%): il 22% di disoccupazione riguarda i ragazzi sotto i 25 anni, il 16% tra i 25 e i 29 anni ed appena l'8% sopra i 55 anni.